Otto edifici residenziali e scuole
sono stati distrutti la notte scorsa da un bombardamento russo a
Kramatorsk, nell'Ucraina orientale, la città dove il 9 aprile
sono rimasti uccisi più di 50 civili mentre aspettavano i treni
per l'evacuazione. Lo ha annunciato il capo dell'amministrazione
militare regionale di Donetsk, Pavlo Kyrylenko, citato da Unian.
"Almeno otto case, scuole e infrastrutture sono state
distrutte. I bombardamenti di artiglieria lungo l'intera linea
del fronte non si sono fermati per tutta la notte. L'esercito
russo ha sparato più intensamente nelle direzioni Mariinsky,
Avdiivsky e Ocheretinsky", ha detto.
Finora non sono state segnalate vittime civili, le forniture di
elettricità e gas sono state interrotte. Sia i funzionari
ucraini che il ministero della Difesa russo hanno riferito di
azioni militari diffuse nell'Est dell'Ucraina nelle ultime 24
ore.
Kyrylenko ha riferito che le truppe russe hanno sparato più
intensamente nelle direzioni Mariinka, Avdiivka e Ocheretyne.
Tutte e tre le città hanno subito ampi bombardamenti nelle
ultime settimane, ma rimangono sotto il controllo ucraino. Il
ministero dell'Interno ucraino ha detto che ieri nel Lugansk le
forze russe "hanno sparato mortai, artiglieria e lanciarazzi
multipli contro Severodonetsk, Rubizhne, Kreminna, Lysychansk,
Popasna, Hirske e Zolote": "Il nemico sta deliberatamente
prendendo di mira palazzi e abitazioni private". "A causa del
bombardamento, 29 insediamenti sono rimasti senza elettricità,
38 insediamenti sono senza fornitura di gas. Non c'è fornitura
di acqua a Rubizhne, Popasna".
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