La Transnistria è una striscia di territorio della Moldavia, al confine con l’Ucraina, occupata dai russi. Si tratta di una piccola entità autoproclamatasi indipendente e non riconosciuta dall'Onu. All’interno vi sarebbero delle truppe russe di cui non ci conosce bene l’entità e da giorni si parla di un rafforzamento di questo presidio militare russo attraverso l'invio di parà e di truppe elitrasportate.
La capitale della Transnistria, Tiraspol, dista meno di 100 chilometri da Odessa e per Vladimir Putin potrebbe rappresentare la sponda occidentale per scatenare un ulteriore attacco attraverso una manovra a tenaglia. Portando i carri e i missili da sud-ovest, Tiraspol potrebbe chiudere Odessa in una triplice morsa: truppe russe da oriente, bombardamenti dalle navi stanziate nel Mar Nero e spostamento da nord-ovest delle forze presenti in Transnistria. Questo è anche considerato un territorio di caccia per gli affari di diversi oligarchi e da sempre si arricchisce con un fiorente contrabbando. La Transnistria rimane infatti una sorta di ultimo stato sovietico sopravvissuto e governato da un unico partito, i cui fili vengono tirati a Mosca.
La Transnistria - secondo stime non verificabili - dovrebbe avere circa 1.500 tra soldati e ufficiali locali, russi e moldavi. Ma nessuno sa quali e quanti armi si nascondano nelle decine e decine di chilometri di sotterranei e bunker ereditati dall'era sovietica. Per ora i guastatori ucraini, non fidandosi di Tiraspol, hanno già fatto saltare un ponte ferroviario. I servizi segreti ucraini confermano: "Abbiamo notato un ridispiegamento delle truppe russe e di divisioni dell'autoproclamata Repubblica di Transnistria per portare a termine provocazioni e possibili azioni militari contro di noi".
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