MOSCA - L'Aiea conferma la visita all'impianto nucleare di Zaporizhzhia, in Ucraina, nonostante le ostilità, ha detto il direttore generale dell'Agenzia Onu per l'Energia atomica, Rafael Grossi. Ma intanto nella cittadina dove sorge la centrale, a Energodar, continuano a piovere proiettili, con Kiev e Mosca che si scambiano le accuse di voler sabotare la visita. Tanto che il sistema di protezione della centrale atomica più grande d'Europa stamani è scattato in seguito a un attacco di artiglieria e ha disattivato il reattore numero 5 dell'impianto. "Sabotatori ucraini hanno cercato di occupare la centrale nucleare" con una sessantina di soldati su due barche, "ma sono stati eliminati", asserisce il ministero della Difesa russo citato da Interfax. Sempre secondo Mosca, 4 proiettili d'artiglieria ucraini sono esplosi a 400 metri dalla centrale e anche sul punto d'incontro con gli ispettori dell'Aiea: "Dalle prime ore di questa mattina l'esercito ucraino spara con l'artiglieria contro il punto di incontro fissato con la missione dell'Aiea vicino alla cittadina di Vasylivka.
"Le forze russe stanno bombardando la città di Energodar, dove sorge l'impianto nucleare di Zaporizhzhia, con elicotteri, cannoni e sistemi missilistici a lancio multiplo", accusa invece per la parte ucraina il capo dell'amministrazione militare del distretto di Nikopol, Yevhen Yevtushenko, citato da Ukrinform. "La Russia sta colpendo in modo dimostrativo Energodar, lungo la strada della missione ufficiale dell'Aiea" verso la centrale di Zaporizhzhia, "per dare la colpa all'Ucraina. Le case sono state distrutte. Questa è la dimostrazione del reale 'interesse' della Russia per l'ispezione. E' un'altra prova delle 'garanzie' russe per qualunque intermediario", scrive su Twitter Mikhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA