Un attacco di droni esplosivi russi
ha danneggiato le infrastrutture portuali e provocato incendi
nell'oblast di Odessa, nel sud dell'Ucraina. Lo ha annunciato
stamattina il governatore regionale Oleg Kiper. "A causa
dell'attacco sono scoppiati incendi nelle strutture portuali e
nelle infrastrutture industriali della zona e un ascensore è
stato danneggiato", ha scritto Kiper su Telegram. Al momento non
vengono segnalati feriti.
"L'obiettivo evident del nemico erano le infrastrutture portuali
e industriali della regione. Le forze di difesa aerea hanno
lavorato instancabilmente per quasi tre ore", ha spiegato il
governatore. Le forze russe hanno ripetutamente colpito i porti
ucraini del Mar Nero nelle ultime settimane, in particolare a
Odessa, da dove il grano ucraino veniva precedentemente
esportato nel resto del mondo. Questi bombardamenti sono
iniziati dopo che la Russia il 17 luglio ha messo fine a un
accordo, sotto l'egida dell'Onu e della Turchia, che aveva
consentito l'esportazione di 33 milioni di tonnellate di cereali
ucraini, nonostante l'invasione russa. Da allora i piccoli porti
fluviali sul Danubio, Reni e Izmail, nella regione di Odessa al
confine con la Romania, sono diventati la principale via
d'uscita per i prodotti agricoli ucraini. Ma anche questi porti
sono diventati obiettivi: il 24 luglio quello di Reni è stato
attaccato dalla Russia usando i droni.
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