"Oggi Ursula Von der Leyen ha
parlato di transizione green e di una Ue da 'mulino bianco',
lanciata verso un futuro migliore, verde ed ecosostenibile. Ma
non ho sentito mezza parola sul prezzo che milioni di famiglie,
lavoratori ed imprese dovranno pagare per raggiungere tali
obiettivi, così ravvicinati da risultare impossibili da
raggiungere nel breve termine". Lo ha detto a margine nel suo
intervento in plenaria al Parlamento europeo di Strasburgo,
l'eurodeputato pavese della Lega Angelo Ciocca che ha mostrato
in aula una nota foto pubblicitaria.
"Ecco perché quest'oggi ho mostrato al Parlamento europeo
tutta l'ipocrisia di una Ue che predica bene, ma razzola male.
Una Ue che ignora che per l'approvvigionamento energetico di cui
parla vengono sfruttati oltre 60 mila bambini nelle miniere di
cobalto del Congo, come denunciato dall'ultimo rapporto di
Unicef, con ripetute e sistematiche violazioni dei diritti umani
di cui questa Ue si riempie la bocca, a targhe alterne, quando
più le fa comodo", ha aggiunto l'esponente politico.
"Mi rifiuto di pensare che in nome dell'ambientalismo ci
siamo messi nelle mani di Paesi che violano quegli stessi
diritti di cui l'Ue parla, in maniera tanto buonista quanto
ipocrita. Per la stessa ideologia green da salotto, ci siamo
consegnati nelle mani di colossi come Cina ed India, oggi veri
leader dell'inquinamento mondiale e prossime prime economie
globali, mentre le nostre produzioni crollavano, il costo del
denaro aumentava, il mattone si fermava e le previsioni
economiche vedevano l'eurozona arrancare a causa di una
inflazione dovuta dall'aumento dei beni energetici", ha
concluso.
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