Madrid si mobilita contro l'amnistia
ai secessionisti catalani. Si terrà, infatti, domani nella
capitale spagnola una manifestazione, alla quale gli
organizzatori prevedono l'adesione di migliaia di persone, per
protestare contro una possibile amnistia per coloro che presero
parte al fallito tentativo di indipendenza catalana sei anni fa
e che fece precipitare la Spagna nella peggiore crisi politica
degli ultimi decenni, scrive il Guardian online.
La questione dell'amnistia è stata sollevata dopo le
inconcludenti elezioni generali di luglio, in cui il partito
socialista al potere in Spagna (Psoe) è stato sconfitto di
misura dal partito conservatore popolare (PP).
Nonostante la vittoria del Pp il Psoe, guidato dal primo
ministro ad interim Pedro Sanchez, ha le migliori possibilità di
formare un nuovo governo. Ma per farlo, Sanchez dovrà contare
sull'appoggio di Junts, il partito estremista indipendentista
catalano guidato dall'ex presidente della Catalogna Carles
Puigdemont, fuggito dalla Spagna sei anni fa per evitare
l'arresto per il suo ruolo nell'ideazione del tentativo di
indipendenza.
Puigdemont, che vive in autoesilio a Bruxelles, ha detto che
il suo partito sosterrà Sanchez solo se il primo ministro ad
interim concederà un'amnistia a tutti coloro che sono coinvolti
nel tentativo di secessione. Il premier, che due anni fa ha
graziato 9 leader indipendentisti catalani condannati per la
spinta secessionista, ha rifiutato di escludere qualsiasi
opzione.
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