La Svizzera dichiara lo sminamento
umanitario in Ucraina una priorità e mette a disposizione a
questo scopo oltre 100 milioni di euro in quattro anni. Lo
riportano i media elvetici.
Il pacchetto sarà finanziato in parti uguali dal Dipartimento
federale della Difesa, della protezione della popolazione e
dello sport (Ddps) e dal Dipartimento federale degli affari
esteri (Dfae) svizzeri. Proprio a Ginevra ha sede il Centro
internazionale per lo sminamento umanitario (Gichd), che
nell'ultimo decennio ha fornito a Kiev supporto strategico e
consulenza tecnica. Inoltre l'ong svizzera Fondation suisse de
déminage (Fsd) è già presente in Ucraina. Negli ultimi due anni
Berna ha già stanziato circa 15,5 milioni di euro per lo
sminamento nel Paese in guerra con la Russia, in particolare a
sostegno delle attività del Gichs e della Fsd. "Con questo
pacchetto aggiuntivo da oltre 100 milioni - ha precisato la
responsabile del Ddps, Viola Amherd -, la Svizzera potrà
ulteriormente ampliare il lavoro di sminamento svolto da queste
e altre organizzazioni, fornire attrezzature e formazione agli
sminatori ucraini, sostenere il governo nel coordinamento di
questa impresa ed esplorare approcci innovativi".
In un post su X il ministro degli Esteri ucraino Dmytro
Kuleba ha ringraziato ieri la Amherd e il presidente svizzero
Ignazio Cassis "per il loro costante sostegno all'Ucraina".
Kuleba si è detto "grato alla Svizzera per aver contribuito con
questi 100 milioni allo sminamento umanitario tra il 2024 e il
2027: un aiuto sostanziale per ripulire il suolo ucraino dalle
mine russe".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA