Una delegazione di giovani indigeni
Sami avrà un incontro con il Re Harald V di Norvegia. L'incontro
è previsto per lunedì ed è stato richiesto ieri dal gruppo di
attivisti che stanno protestando a Oslo da mercoledì, il giorno
che segna due anni dal verdetto della Corte Suprema norvegese
che ha stabilito che il parco eolico di Fosen, vicino a
Trondheim nella parte occidentale del Paese, è stato costruito
illegalmente e viola i diritti umani degli indigeni che
utilizzavano il terreno per il pascolo delle renne.
"Siamo veramente grati che il Re voglia incontrarci e
ascoltarci", ha dichiarato Elle Nystad, leader dell'associazione
di giovani Sami che guidano la protesta. "Abbiamo provato ogni
strada possibile. Centinaia di persone hanno anche scelto di
fare disobbedienza civile affinché il governo rispetti il
verdetto della Corte Suprema", ha aggiunto.
Una delle portavoci della protesta è l'artista Sami Elle
Marie Haetta Isaksen, che ha sottolineato il simbolismo nel
parlare con il monarca: "In Norvegia, il re non ha un vero
potere politico e non stiamo chiedendo che Sua Maestà risolva
personalmente la questione di Fosen. Vogliamo solo essere
ascoltati". Haetta Isaksen ricorda inoltre che i Sami hanno una
lunga tradizione di rivolgersi al Re, che risale al 1904:
"Abbiamo esplorato tutte le vie della democrazia moderna per
farci ascoltare, ma le violazioni dei diritti umani non si sono
fermate dopo due lunghi anni. Ci sentiamo costretti a tornare
alle antiche tradizioni e a rivolgerci al re. Non abbiamo altro
posto dove andare", ha concluso l'attivista.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA