"Wilders non è il mio primo
ministro", "un Paese per tutti", "no al razzismo e alla
discriminazione". Un centinaio di manifestanti si sono riuniti
oggi in piazza Dam ad Amsterdam per protestare contro il
trionfatore alle elezioni politiche olandesi del 22 novembre e
il suo programma politico contrario all'Islam, all'accoglienza
dei migranti, all'Unione europea e alle politiche climatiche.
L'iniziativa è stata organizzata dal comitato dei club
antirazzisti 21 marzo, dal collettivo contro l'islamofobia e la
discriminazione e dall'associazione dei lavoratori turchi Htib.
Nel corteo sono apparse anche alcune bandiere palestinesi ed è
stato osservato un minuto di silenzio per le vittime della
guerra a Gaza.
Ieri a L'Aja si è completato il primo round di consultazioni
per la formazione del nuovo governo. Lo scout Ronald Plasterk,
alla guida dei colloqui esplorativi, ha fatto sapere di avere
bisogno di più tempo per presentare le sue indicazioni alla
Camera, indicando come scadenza la settimana dell'11 dicembre.
Il rebus delle coalizioni è ancora lontano dall'essere risolto.
All'indomani del trionfo elettorale Wilders ha invocato una
maggioranza capeggiata dalla sua formazione, il Partito per la
libertà (Pvv), insieme ai liberali di destra (Vvd) guidati da
Dilan Yesilgoz, al Nuovo contratto sociale (Nsc) del
cristiano-democratico Pieter Omtzigt, e al partito dei contadini
(BBB). Il Vvd ha però ribadito a più riprese di poter garantire
soltanto un appoggio esterno, mentre Omtzigt ha espresso
perplessità sul programma dell'estrema destra e il rispetto
dello stato di diritto.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA