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L'Ucraina al centro del consiglio ue a Bruxelles, Tajani: Kiev entri nell'Unione

L'Ucraina al centro del consiglio ue a Bruxelles, Tajani: Kiev entri nell'Unione

Al via una settimana di negoziati su nuovi aiuti e procedura di adesione, resta il nodo dell'Ungheria che avverte, 'non cederemo ai ricatti'

11 dicembre 2023, 16:49

Redazione ANSA

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Antonio Tajani con il ministro degli esteri ucraino Kuleba © ANSA/ANSA/ALESSANDRO DI MEO

Antonio Tajani con il ministro degli esteri ucraino Kuleba © ANSA/ANSA/ALESSANDRO DI MEO
Antonio Tajani con il ministro degli esteri ucraino Kuleba © ANSA/ANSA/ALESSANDRO DI MEO

E' cominciato a Bruxelles il consiglio degli affari esteri Ue, al via una settimana di negoziati in Europa sui nuovi aiuti all'Ucraina e la procedura di adesione, con il nodo dell'Ungheria che si oppone e promette battaglia. "Abbiamo dato parere favorevole all'avvio dei negoziati con l'Ucraina per l'adesione all'Ue e abbiamo notato la decisione di Kiev di dare nuove norme per la minoranza ungherese, cosa che chiedevo da quando ero presidente del Parlamento Europeo", ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani. "Allo stesso tempo chiediamo che si lavori per l'adesione in tempi più rapidi per i Paesi dei Balcani e della Bosnia", ha sottolineato il titolare della Farnesina.

"Non siamo ancora in crisi, la giornata di oggi darà inizio a una settimana di intensi negoziati, la Commissione Ue studia ogni opzione per sbloccare la situazione con l'Ungheria: dobbiamo far arrivare i fondi promessi all'Ucraina e iniziare i negoziati di adesione e credo che arriveremo ad un accordo", afferma il ministro degli Esteri lettone, Krišjānis Kariņš, mentre il ministro degli Esteri ucraino  Dmytro Kuleba chiarisce: l'Ucraina ha già approvato "tre delle quattro leggi" chieste dalla Commissione Europea per veder completate le richieste nel suo rapporto sull'apertura dei negoziati di adesione e l'ultima restante è stata depositata al Parlamento. "È la dimostrazione del nostro impegno, abbiamo fatto i compiti a casa e ora ci aspettiamo che sia l'Ue a rispettare gli impegni: in caso contrario sarebbe devastante per l'Ucraina e per l'Unione Europea, perché lancerebbe il messaggio che l'Unione non è in grado di prendere decisioni storiche". 

Per il ministro degli esteri ungherese Péter Szijjártó, però, "il dibattito di questa settimana sarà dominato dall'Ucraina. Un gran numero di politici europei vuole prendere decisioni di grande importanza completamente impreparati e privi di un consenso strategico sul futuro dell'Europa: continueremo a prendere le nostre decisioni nell'interesse europeo e nazionale e non cederemo a nessuna pressione, indipendentemente da chi provenga, da cosa ricatti o da cosa prometta". 

Posizioni che, secondo Gabrielius Landsbergis, ministro degli Affari Esteri della Lituania, "sono anti europee e contro gli stessi valori dell'Europa". "Siamo arrivati al punto in cui testeremo il significato delle parole 'aiuteremo l'Ucraina fino a quando sarà necessario', che è quello che diciamo pubblicamente. Ma potrebbe invece significare 'fino a quando siamo d'accordo'. In questo caso le ramificazioni saranno non solo regionali ma globali", ha sottolineato.

L'alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell ha chiosato: "La Russia continua ad attaccare l'Ucraina, ma le perdite della Russia aumentano: questo è il momento di sostenere di più Kiev, non meno. Oggi discuteremo le garanzie di sicurezza per l'Ucraina e i ministri mi devono dare delle linee guida per portare opzioni al vertice dei leader, è importante che il sostegno militare all'Ucraina continui a livello europeo e non solo bilateralmente".

La Commissione elettorale centrale russa ha deciso intanto che le presidenziali del 17 marzo del 2024 si svolgeranno anche nei nuovi territori ucraini annessi alla Russia: Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson. Lo riferiscono le agenzie russe. 

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