In Serbia è in corso la
ripetizione del voto in alcune decine di seggi dove nelle
elezioni del 17 dicembre scorso sono state accertate evidenti
irregolarità che hanno determinato l'annullamento delle schede
nelle urne. Per le parlamentari si vota nuovamente in 35 seggi
in tutto il Paese, mentre per le amministrative a Belgrado la
ripetizione del voto riguarda tre seggi. Apertesi alle 7, le
urne chiuderanno alle 20 (stessa ora italiana).
Le opposizioni chiedono l'annullamento generale delle
elezioni del 17 dicembre, il cui risultato sarebbe stato falsato
da brogli e gravi irregolarità, favorendo in tal modo il Partito
del progresso serbo (Sns, conservatore nazionalista) del
presidente Aleksandar Vucic, affermatosi ampiamente nelle
parlamentari con il 46% rispetto al 23% delle opposizioni, e
nelle locali a Belgrado con il 38% rispetto al 34%.
Tutte le sere dal 18 dicembre la capitale serba è stata
teatro di manifestazioni di protesta dei sostenitori di 'La
Serbia contro la violenza' (Snp), maggiore coalizione delle
forze di opposizione. Proteste che il 24 dicembre sono
degenerate in duri scontri con la polizia. Contro il governo si
sono mobilitate anche organizazioni studentesche, che ieri e
stamane hanno attuato blocchi stradali nella capitale. Alcuni
esponenti di Spn attuano da giorni uno sciopero della fame per
chiedere l'annullamento del voto del 17 dicembre e
l'organizzazione di nuove elezioni.
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