L'oppositore russo di sinistra
Serghiei Udaltsov è stato portato in una sede del Comitato
investigativo russo per essere interrogato dopo che la polizia
ha perquisito la sua abitazione sequestrandogli alcune
apparecchiature elettroniche: lo ha detto alla Tass la sua
avvocata Violetta Volkova.
La legale ha dichiarato alla Tass che "un procedimento
penale è stato aperto" contro il leader del Fronte di Sinistra
"in base all'articolo 205.2 del codice penale russo", cioè con
l'accusa di "giustificazione del terrorismo", spiega l'agenzia
di stampa statale russa, ma secondo l'agenzia Interfax
l'avvocata avrebbe detto che lo status di Udaltsov e le
richieste degli investigatori saranno chiari dopo la fine
dell'interrogatorio. "Apparentemente è stato per alcuni post sui
social media, non so nient'altro", ha detto ancora l'avvocata
Volkova alla testata Rbk.
Il Cremlino in questi ultimi anni ha inasprito fortemente la
repressione del dissenso. Udaltsov è stato in carcere dal 2014
al 2017 con l'accusa di essere stato tra gli organizzatori delle
proteste di piazza Bolotnaia contro i presunti brogli elettorali
alle politiche del 2011 e alle presidenziali del 2012.
Stando a quanto scrive la Reuters sul suo sito web, pur
continuando a criticare il governo di Putin, Udaltsov ha rotto i
ponti con i suoi ex alleati dell'opposizione russa appoggiando
l'invasione dell'Ucraina da parte delle truppe del Cremlino.
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