"La disinformazione pone un
problema per la nostra sicurezza e dobbiamo rispondere a chi ci
attacca", ha sottolineato Borrell, che poi ha citato l'esempio
di una campagna di disinformazione orchestrata dalla Russia a
Parigi il 31 ottobre dopo lo scoppio della guerra a Gaza.
"I parigini si sono svegliati trovando 250 stelle di Davide
dipinte in punti chiave della città, che indicavano luoghi
abitati da ebrei: immagini che ricordavano i giorni più bui
della Seconda Guerra mondiale", ha ricordato. "Il caso ha creato
forti reazioni e subito è stata incolpata la comunità musulmana.
Ma poi le autorità hanno indagato e hanno scoperto che c'era una
campagna di destabilizzazione orchestrata dalla Russia, che
aveva individuato una linea di frattura nella società europea
per creare sfiducia", ha dichiarato.
Borrell ha poi ricordato l'allarme del World Economic Forum
secondo cui la disinformazione è il secondo rischio più grande
che dovremo affrontare quest'anno, anche a causa degli
avanzamenti tecnologici. "L'intelligenza artificiale sta
compiendo una vera e propria rivoluzione nel modo in cui è
possibile manipolare le informazioni: oggi è molto più economico
produrre e molto difficile individuare le informazioni, che sono
completamente false", ha sottolineato. "La disinformazione
indebolisce il tessuto sociale, avvelena le democrazie perché
solo l'informazione rende possibile la democrazia: la democrazia
è un sistema che funziona sulla base di buona informazione".
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