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Assange: al via l'appello finale contro l'estradizione in Usa

Assange: al via l'appello finale contro l'estradizione in Usa

Decine di manifestanti di WikiLeaks davanti ad Alta Corte Londra

LONDRA, 20 febbraio 2024, 10:48

Redazione ANSA

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© ANSA/EPA

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Iniziano questa mattina all'Alta Corte di Londra le due udienze cruciali, oggi e domani, per decidere la sorte dell'appello finale della difesa di Julian Assange, giornalista australiano e cofondatore di WikiLeaks, contro la sua contestatissima procedura di estradizione dal Regno Unito negli Usa. Se il ricorso non venisse accolto risulterebbero esaurite le possibilità di azione legale presso la giustizia britannica e rimarrebbe solo un'eventuale opzione presso la Corte europea dei diritti dell'uomo.
    Assange è accusato di aver pubblicato circa 700.000 documenti riservati relativi alle attivita' militari e diplomatiche degli Stati Uniti, a partire dal 2010. Se ritenuto colpevole rischia una pena detentiva monstre fino a 175 anni in una prigione americana.
    La moglie dell'attivista, Stella Assange, ha ribadito anche ieri che il caso è "destinato stabilire in sostanza se egli vivrà o morrà", in quanto il fondatore di Wikileaks risulta già fortemente indebolito fisicamente e psicologicamente per la sua detenzione, iniziata nel 2019, nella prigione di massima sicurezza di Belmarsh nella capitale britannica. Già da un'ora è in corso una manifestazione con decine di sostenitori di Assange e Wikileaks davanti alla Royal Courts of Justice di Londra, sede dell'Alta Corte. Diversi attivisti hanno parlato da una postazione improvvisata chiedendo la liberazione del giornalista e invocando la libertà di stampa e la difesa dei diritti umani.
   
   

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