"Non è diritto della Russia
decidere se o quando pagare i danni causati in Ucraina. Secondo
la Banca Mondiale, questi danni superano i 486 miliardi di
dollari. Gli obblighi della Russia, secondo il diritto
internazionale, di pagare per i danni che sta causando sono
chiari. Siamo determinati a sfatare qualsiasi falsa idea che il
tempo sia dalla parte della Russia, che la distruzione delle
infrastrutture e dei mezzi di sostentamento non abbia
conseguenze per la Russia, o che la Russia possa prevalere
facendo fallire l'Ucraina economicamente". E' quanto si legge
nella dichiarazione dei leader del G7.
"La Russia non dovrebbe essere in grado di ritardare
indefinitamente i pagamenti che deve. Siamo determinati a
garantire la piena responsabilità e sosteniamo l'Ucraina
nell'ottenere un risarcimento per le perdite, le lesioni e i
danni derivanti dall'aggressione della Russia. Ribadiamo che, in
conformità con i nostri rispettivi ordinamenti giuridici, i beni
sovrani della Russia nelle nostre giurisdizioni rimarranno
immobilizzati fino a quando la Russia non pagherà i danni
causati all'Ucraina", recita il testo.
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