La terza primavera di guerra in Ucraina si è aperta con un massiccio attacco russo su Kiev, svegliata nel cuore della notte dalle esplosioni. Le forze ucraine hanno rivendicato di aver distrutto tutti i 31 missili lanciati sulla capitale, i cui detriti si sono comunque abbattuti sugli edifici provocando 13 feriti. E' dalla fine di gennaio che non si registravano raid così massicci sulla città, che stavolta avevano un preciso obiettivo, secondo una fonte dell'intelligence militare di Kiev a Ukrainska Pravda: "La maggior parte era puntata contro gli obiettivi della Direzione principale dell'intelligence" del Gur, gli 007 ucraini. Ma nel loro tragitto i missili hanno sfiorato la tragedia anche per l'Italia: l'abitazione - per fortuna vuota - di un impiegato locale della nostra ambasciata, un cittadino ucraino che ha acquisito anche la cittadinanza italiana, è stata distrutta nell'attacco. L'addetto e la sua famiglia sono sani e salvi, e in una telefonata il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha espresso loro "la solidarietà e anche l'indignazione per questi continui attacchi contro la capitale dell'Ucraina, contro obiettivi civili. Una vergogna che deve cessare al più presto".
Frammenti di razzi - tra i quali un missile ipersonico Kinzhal - sono caduti anche "su un asilo nel distretto di Sviatoshynskyi", ha annunciato su Telegram il sindaco Vitali Klitschko, mentre Volodymyr Zelensky ha spronato i partner occidentali a proteggere l'Ucraina. "Dobbiamo dimostrare che il terrore perde sempre. Dobbiamo dimostrare alla Russia che sarà costretta ad accettare una vita normale e libera in Ucraina.
Abbiamo bisogno del sostegno dei partner", ha detto il presidente ucraino tornando ad invocare "sistemi di difesa aerea".
I raid su Kiev sembrano tradurre in realtà la promessa di Vladimir Putin di punire gli attacchi ucraini sulle regioni russe di confine, che intanto proseguono: cinque persone, due donne e tre uomini, sono rimaste ferite nei bombardamenti dell'ultima giornata su Belgorod, ha riferito il governatore, Vyacheslav Gladkov. Nel frattempo, i paramilitari russi fedeli a Kiev hanno rivendicato di aver ucciso 651 soldati russi mentre 980 sarebbero rimasti feriti nelle loro incursioni in territorio russo negli ultimi giorni. Ma al di là dei numeri, sono azioni che non intimoriscono Mosca, perché il fronte racconta una storia diversa, molto più difficile per gli ucraini: il ministero della Difesa russo ha rivendicato di aver occupato un altro centro abitato nel Donbass, quello di Tonenkoye, presso Avdiivka. E' solo l'ultimo degli insediamenti conquistati dagli invasori nelle ultime settimane. Per tamponare l'avanzata di Mosca, il governo di Zelensky continua a invocare più armi e munizioni, mentre resta aperto il dibattito sul possibile invio di truppe Nato in Ucraina evocato dal presidente francese Emmanuel Macron. Una simile decisione "avrebbe conseguenze molto negative, persino irreparabili", ha ribadito il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.
Ma intanto sarebbe Mosca a portare avanti i preparativi per un conflitto su larga scala con armi convenzionali con l'Alleanza atlantica: a sostenerlo è l'Istituto per lo studio della guerra (Isw) che cita indicatori finanziari, economici e militari russi per avvalorare la sua tesi. Secondo gli esperti americani, i tentativi di Putin di creare le condizioni per la stabilizzazione dell'economia e delle finanze russe fanno molto probabilmente parte dei preparativi finanziari e interni della Russia per un potenziale futuro conflitto con la Nato. Una guerra che non sarebbe imminente, precisa il think tank statunitense, ma che probabilmente si consumerà in un arco temporale più breve di quello che alcuni analisti occidentali avevano inizialmente ipotizzato.
"I terroristi russi non hanno missili tali da poter aggirare la difesa dei Patriots e di altri importanti sistemi mondiali. Ora questa protezione è necessaria qui in Ucraina. Da Kiev a Kharkiv, da Sumy a Kherson, da Odessa alla regione di Donetsk. Ciò è del tutto possibile se i partner hanno sufficiente volontà politica": lo scrive su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky alla luce dell'attacco missilistico russo della notte scorsa sulla capitale ucraina, durante il quale sono stati abbattuti - sottolinea - più di 30 missili, incluso uno ipersonico.
In un discorso televisivo alla nazione dopo la proclamazione dei risultati ufficiali delle elezioni, il presidente russo Vladimir Putin ha promesso di utilizzare tutte le proposte costruttive degli altri candidati alla presidenza e ha assicurato che farà tutto ciò che è in suo potere per giustificare la fiducia degli elettori. Lo riferisce la Tass.
La Russia sta seguendo il percorso storico scelto, fiduciosa nelle proprie forze e nel proprio futuro, ha detto Putin nel discorso.
La Russia utilizzerà tutti i possibili meccanismi giudiziari e sceglierà altri metodi per rispondere se la Ue deciderà di confiscare i proventi dai suoi capitali congelati in Europa per destinarli a Kiev. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dall'agenzia Ria Novosti.
Indicatori finanziari, economici e militari russi suggeriscono che Mosca si sta preparando per un conflitto su larga scala con armi convenzionali con la Nato, non imminente ma probabilmente in un arco temporale più breve di quello che alcuni analisti occidentali avevano inizialmente ipotizzato: lo scrive l'Istituto per lo studio della guerra (Isw). La Russia, rileva il centro studi statunitense, non sembra aver affrontato una crisi finanziaria e l'aumento delle spese militari è diventato il più grande cambiamento nella politica di bilancio del Paese. Pertanto, secondo gli analisti, gli sforzi per garantire il futuro finanziario della Russia saranno più probabilmente mirati a creare condizioni di lungo termine che a risolvere problemi finanziari immediati.
Il think tank ricorda inoltre che il presidente polacco Andrzej Duda ha affermato ieri in un'intervista alla Cnbc che il presidente russo Vladimir Putin sta intensificando gli sforzi per mettere l'economia russa su un percorso militare per poter attaccare la Nato già nel 2026 o 2027, citando una ricerca tedesca non specificata. In precedenza, il 9 febbraio scorso, il ministro della Difesa danese Troels Lund Poulsen aveva dichiarato che secondo nuove informazioni di intelligence la Russia potrebbe tentare di attaccare un Paese della Nato entro 3-5 anni, ovvero prima di quanto previsto dall'Alleanza. Secondo gli esperti dell'Isw, i tentativi di Putin di creare le condizioni per la stabilizzazione dell'economia e delle finanze russe fanno molto probabilmente parte dei preparativi finanziari e interni della Russia per un potenziale futuro conflitto su larga scala con la Nato, e non solo per una guerra di lunga durata in Ucraina.
Media, 'l'obiettivo del raid su Kiev era l'intelligence'
Quasi tutti i missili da crociera e balistici con cui la Russia ha attaccato Kiev questa mattina erano puntati contro gli obiettivi della Direzione principale dell'intelligence del ministero della Difesa dell'Ucraina (Gur).
Lo scrive l'Ukrainska Pravda citando una fonte dell'intelligence militare di Kiev. "La maggioranza assoluta dei razzi che hanno sorvolato Kiev il 21 marzo erano puntati contro gli obiettivi della Direzione principale dell'intelligence. Sono stati tutti abbattuti", ha affermato la fonte citata dal portale ucraino.
Distrutta la casa di impiegato all'ambasciata d'Italia a Kiev
Durante gli attacchi missilistici russi a Kiev la scorsa notte è stata distrutta l'abitazione, per fortuna vuota, di un impiegato locale dell'ambasciata d'Italia, un cittadino ucraino che ha acquisito anche la cittadinanza italiana. Secondo fonti della Farnesina, l'impiegato e la sua famiglia sono sani e salvi; verranno alloggiati per un paio di giorni in albergo per poi passare in una foresteria dell'ambasciata prima di trovare una sistemazione migliore.
Tajani telefona all'impiegato dell'ambasciata, indignati dal raid
Da Bruxelles, dove è in missione per partecipare a un vertice internazionale, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha telefonato all'impiegato ucraino-italiano dell'ambasciata d'Italia la cui abitazione è stata distrutta ieri notte durante un attacco missilistico russo. "Gli ho espresso la mia solidarietà, e anche la mia indignazione per questi continui attacchi, contro la capitale dell'Ucraina, contro obiettivi civili. Una vergogna che deve cessare al più presto", ha affermato Tajani secondo quanto riferiscono fonti della Farnesina.
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