L'Unione Democratica del Centro (Udc, destra populista), primo partito in Svizzera è convinta che tutti i problemi del Paese alpino derivino dall'immigrazione "incontrollata" e ha presentato un piano da sottoporre ad un referendum popolare. Alla cancelleria federale di Berna è stato presentato il piano dal titolo: "No ad una Svizzera con 10 milioni di abitanti", che ha già ricevuto 114.600 firme, sulle 100.000 previste dalla legge, raccolte nella metà dei tempi previsti.
I cittadini potranno quindi votare il testo, che prevede anche la denuncia dell'accordo sulla libera circolazione delle persone con l'Unione Europea. Un segnale forte, nel pieno dei negoziati per un riavvicinamento tra la Svizzera e l'Ue, a cui l'Udc si oppone strenuamente.
Il sito web del partito non lascia spazio ad ambiguità.
"Dalla mancanza di sicurezza, agli ingorghi stradali quotidiani, fino all'aumento dei premi dell'assicurazione sanitaria, tutti i nostri problemi sono legati all'immigrazione di massa incontrollata. C'è una soluzione a questo: "L'Iniziativa per la Sostenibilità". Il referendum propone quindi di modificare la Costituzione, stabilendo che "la popolazione residente permanente della Svizzera non dovrà superare i dieci milioni di persone prima del 2050". "Se la popolazione residente permanente della Svizzera supererà i nove milioni e mezzo di persone prima del 2050", il governo e il Parlamento "adotteranno misure, in particolare per quanto riguarda l'asilo e il ricongiungimento familiare, al fine di garantire il rispetto del valore limite fissato".
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