Decine di persone sono state
messe in custodia dalla polizia dopo avere tentato di
raggiungere la centrare piazza Taksim di Istanbul per celebrare
il Primo Maggio, nonostante la zona sia stata vietata alle
dimostrazioni.
Il centro della città, e anche altri quartieri, sono oggi
completamente transennati dalle forze dell'ordine, che
permettono ai passanti di camminare, mentre la maggior parte dei
negozi sono chiusi, le auto non passano, i mezzi del trasporto
pubblico non sostano nelle zone centrali di Istanbul e sono
presenti per le strade molti mezzi blindati della polizia.
Secondo quanto riportato da media turchi e organizzazioni
sindacali, circa 80 attivisti che hanno tentato di raggiungere
le aree della città vietate alle dimostrazioni sono stati
fermati e portati in caserma per accertamenti mentre sono circa
42mila gli agenti schierati nelle strade.
Il segretario generale del maggior partito di opposizione
Chp, Ozgur Ozel, e Ekrem Imamoglu, il sindaco di Istanbul
recentemente rieletto con lo stesso partito, hanno contestato la
decisione di chiudere piazza Taksim alle celebrazioni e si sono
radunati assieme ai manifestanti presso la sede del Comune, nel
quartiere di Sarachane, ma la polizia non ha permesso loro di
marciare verso le zone vietate alle manifestazioni.
Ieri, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan aveva
contestato i partiti di opposizione per avere chiesto di potere
celebrare la Festa dei lavoratori in piazza Taksim, affermando
che "organizzazioni terroristiche vogliono trasformare il Primo
Maggio in uno strumento di propaganda con i loro appelli" e che
"è chiaro che insistere per tenere un raduno in una zona diversa
da quelle permesse non mostra buona intenzioni".
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