Nel corso della Conferenza
internazionale per la ricostruzione dell'Ucraina a Berlino si è
parlato anche del piano d'azione per la ricostruzione culturale
del Paese a cura dell'Unesco. Sono trenta gli Stati che si sono
impegnati a sostenere gli sforzi dell'Unesco per un piano
d'azione a medio e lungo termine. L'impegno riguarda Stati del
Nord America, dell'Asia e dell'Europa che aumenteranno il loro
sostegno agli artisti e ai professionisti della cultura in
Ucraina, per la protezione e il restauro dei siti e per il
rilancio della vita culturale.
"Non ci può essere guarigione delle ferite della guerra senza
cultura. Non ci può essere crescita sostenibile e prosperità
senza cultura. Questo è lo scopo dell'azione dell'Unesco in
Ucraina dal febbraio 2022. Ed è per questo che l'impegno assunto
dai nostri Stati membri sarà una pietra miliare" ha commentato
il vice direttore generale per la cultura dell'Unesco,. Ernesto
Ottone.
Nel paese, il numero di siti culturali di cui l'Unesco ha
potuto verificare i danni ha superato la soglia di 400. Tra
questi, 191 edifici storici e artistici, 137 edifici religiosi,
31 musei, 25 monumenti, 15 biblioteche e 1 archivio. Sebbene i
primi progetti di consolidamento e restauro siano stati
realizzati negli ultimi mesi, in particolare a Kiev e Odessa, le
esigenze finanziarie sono immense per lo svolgimento di questo
lavoro: una valutazione aggiornata dell'Unesco, stima il costo a
una media di 680 milioni di dollari all'anno fino al 2033.
Oltre ai danni materiali, una parte significativa delle attività
culturali e artistiche è stata interrotta e molti artisti non
sono stati in grado di creare e molti altri professionisti non
sono stati in grado di lavorare, portando a un forte calo dei
loro mezzi di sussistenza. Tra i paesi che si sono impegnati a
sostenere gli interventi Unesco: Italia, Austria, Belgio,
Canada, Finlandia, Francia, Georgia, Germania, Grecia, Islanda,
Irlanda, Giappone, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Romania,
Slovacchia, Spagna, Svezia, Svizzera, Regno Unito e Stati Uniti.
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