Il giorno dopo le elezioni
presidenziali in Iran, migliaia di iraniani si sono radunati
nella Bebel Platz di Berlino per contestare la tornata
elettorale e collegarsi a una teleconferenza in cui, da Parigi,
è stata chiesta libertà per l'Iran. Lo ha riferito all'ANSA
Shahin Gobadi portavoce del Consiglio Nazionale della Resistenza
dell'Iran (Ncri), la principale coalizione di opposizione
democratica al regime iraniano.
La polizia ha stimato la partecipazione al raduno in "circa
seimila" persone, ha detto all'ANSA un portavoce della polizia
di Berlino. Gobadi, pur senza poter fornire cifre, ha sostenuto
che l'adesione è stata ben più massiccia.
Alla conferenza svoltasi a Parigi ha partecipato la
presidente del Ncri, Maryam Rajavi, insieme a numerosi politici
internazionali tra cui Mike Pence, Mike Pompeo, Liz Truss, John
Bolton. In video Rajavi ha elogiato il popolo iraniano e la
lotta delle donne iraniane per la libertà, sottolineando: "la
vostra massiccia manifestazione oggi a Berlino rappresenta
un'ulteriore vittoria del popolo iraniano nel boicottaggio
nazionale delle elezioni del leader supremo Ali Khamenei", ha
riferito Gobadi. "Le fasulle elezioni sono il risultato
dell'impasse e dei gravi fallimenti che affliggono il regime,
perché il popolo iraniano ha dichiarato più volte e chiaramente,
'Il nostro voto è per rovesciare il regime; non c'è spazio per
le elezioni in questo regime. È ora di rivoluzione!'", ha detto
ancora Rajavi.
Nella capitale tedesca ha parlato ai manifestanti - arrivati
da "diversi paesi europei"- l'ex senatore statunitense Robert
Torricelli. Il primo a parlare è stato però l'ex vicepresidente
del Parlamento Europeo Alejo Vidal Quadras, scampato per poco
alla morte nel novembre 2023 "quando un terrorista inviato da
Teheran gli sparò in faccia a Madrid", ha ricordato il
portavoce.
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