Prime ammissioni esplicite della
disfatta elettorale anticipata dagli exit poll in casa Tory nel
Regno Unito, fra i cui ranghi iniziano a emergere anche segnali
di un clima da resa dei conti contro la leadership del premier
uscente Rishi Sunak. "E' una notte difficile", ha riconosciuto
il ministro del Lavoro, Mel Stride, uno dei membri del governo
Sunak a rischio di perdere il seggio di deputato, sullo sfondo
di risultati reali che in alcuni territori riflettono intanto un
sorpasso a destra in termini di consensi proporzionali dei
populisti di Reform UK di Nigel Farage sui conservatori,
addirittura doppiati in singole circoscrizioni.
Mentre da Cardiff, il leader del branca gallese del Tory
Party, Andrew RT Davies, ha denunciato come "incomprensibile" la
scelta di Sunak di anticipare le elezioni quando, a suo dire, i
Tories avrebbero avuto "una chance migliore in autunno". Un
esponente anonimo di alto rango del partito, citato dalla Bbc,
ha poi alzato ulteriormente i toni, dicendosi "disgustato" del
fatto che il primo ministro abbia premiato - nelle tradizionale
lista d'onore di fine legislatura - persone come la ex premier
Theresa May o il proprio capo di gabinetto Liam Booth-Smith,
considerato uno degli artefici della strategia del voto
anticipato convocato all'insaputa di gran parte del gruppo
parlamentare con seggi alla Camera dei Lord: scelte che secondo
questa fonte dimostrano come "l'integrità" rivendicata da Sunak
fosse "una bugia".
Intanto nel collegio di Swindon, in Inghilterra, un primo
esponente conservatore di primo piano, l'ex ministro della
Giustizia Robert Buckland, ha perso ufficialmente il suo seggio
di deputato a favore della laburista Heidi Alexander, già
vice-sindaca di Londra.
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