Coro di critiche in Francia per le
dichiarazioni del nuovo ministro dell'Interno, Bruno Retailleau,
che in un'intervista pubblicata ieri sul Journal du Dimanche
dichiara che "lo Stato di diritto non è qualcosa di intangibile,
non è qualcosa di sacro". Parole che hanno suscitato shock e
indignazione tra le fila della sinistra ma anche nel campo
presidenziale di Emmauel Macron. Questa mattina, la presidente
dell'Assemblea Nazionale, Yaël Braun-Pivet, ha ricordato al
ministro ultracoservatore che, al contrario, lo Stato di diritto
''protegge la nostra democrazia'', dicendosi ''preoccupata'' per
le parole pronunciate da Retailleau. ''Quando la situazione è
tesa, quando ci sono delle crisi, soprattutto non bisogna
rimettere in discussione lo stato di diritto'', ha proseguito la
presidente della camera su France 2, sottolineando che ''lo
stato di diritto è ciò che protegge la nostra democrazia, ciò
che protegge tutti i cittadini del nostro Paese''. Quindi
l'appello ad essere ''estremamente rispettosi del nostro quadro
giuridico, non è questa il momento di sconvolgere tutto".
Nell'intervista al Jdd, Retailleau ha detto, in particolare,
che ''lo Stato di diritto non è né intangibile, né sacro. E' un
insieme di regole, una gerarchia di norme, un controllo
giurisdizionale, una separazione dei poteri, ma la fonte dello
Stato di dirtto è la democrazia, il popolo sovrano". Noto per le
sue posizioni inflessibili sul tema dei migranti, Retailleau
dice anche che '"l'immigrazione non è una chance'' mentre nel
Paese continuano a moltiplicarsi le reazioni contro l'ex
senatore vandeano divenuto titolare del ministero dell'Interno
al posto di Gérald Darmanin .
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