A meno di un giorno dal summit
Ue permane, a quanto si apprende da diverse fonti diplomatiche
europee, lo stallo sulla migrazione nelle conclusioni finali.
L'attuale testo, sul quale c'è un assenso dell'Italia, per
alcuni Paesi membri non è ritenuto idoneo. Un gruppo di capitali
nordiche, tra cui Berlino, punta alla richiesta di anticipare
l'attuazione di alcuni capitoli del Patto sulla migrazione - la
cui entrata in vigore è nel maggio del 2026 - inclusa
l'applicazione delle regole di Dublino sui movimenti secondari.
Altri Paesi, come la Polonia, vogliono una discussione meramente
strategica, da non inserire nelle conclusioni.
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