Chiuse le urne per le elezioni
legislative in Uzbekistan, è iniziata la conta dei voti che non
fa prevedere grosse sorprese, dato che nessun partito in lizza
si oppone al governo del presidente Shavkat Mirziyoyev, in
carica dal 2016. I risultati definitivi saranno resi noti
domani. Lo riportano i media locali.
La giornata del voto è terminata con un'affluenza superiore
al 70 per cento: su 19 milioni di aventi diritto, sono stati
quasi 15 milioni i cittadini che si sono recati ai seggi. Gli
elettori hanno votato per eleggere 150 membri della Camera
legislativa e 56 del Senato, i rappresentanti dei distretti
regionali, della capitale Tashkent, di 208 consigli municipali e
della regione autonoma del Karakalpakstan. Per la prima volta in
alcuni seggi della capitale è stato sperimentato il voto
elettronico.
Cinquantasette seggi elettorali hanno consentito il voto
all'estero, nelle missioni diplomatiche dell'Uzbekistan in 40
Paesi.
Cinque partiti politici, tra cui il partito Liberal
Democratico guidato dal presidente Shavkat Mirziyoyev, sono in
competizione nella corsa. "Per la prima volta nella nostra
storia - ha detto il presidente della Commissione elettorale
Zayniddin Nizamkhodjaev -, cinque politici hanno nominato il 100
per cento dei candidati deputati a tutti i livelli", ha
affermato, aggiungendo che oltre 800 osservatori stranieri e
internazionali stanno monitorando le elezioni.
Di fatto non vi è una vera competizione: ci sono differenze
di attenzione tra i partiti, alcuni dei quali sottolineano
questioni come gli ambienti di lavoro o la protezione
ambientale, ma nessuno di loro si oppone a Mirziyoyev. Alla
prova un nuovo sistema elettorale dopo anni di riforme volte
alla liberalizzazione economica e all'allentamento della
censura.
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