"Chiederò al primo ministro che sarà nominato nelle prossime 48 ore di applicare un metodo condiviso": lo ha detto Emmanuel Macron ai capi dei partiti ricevuti oggi all'Eliseo senza dare indizi sul nome del premier che intende nominare, secondo quanto riferito da fonti di Le Parisien presenti alla riunione. "C'è bisogno di una volontà dell'Assemblée Nationale per funzionare nei prossimi 30 mesi senza altri scioglimenti", ha detto ancora Macron citato dalle fonti. Il presidente ha concluso: "Nessuno vuole mettersi di nuovo nelle mani del Rassemblement National".
Alla riunione, che si è conclusa poco prima delle 17, erano presenti tutte le forze politiche all'infuori del Rassemblement National di Marine Le Pen e della France Insoumise di Jean-Luc Mélenchon, le due ali estreme dell'arco politico. Arrivando alla presidenza della Repubblica, i segretari del Partito socialista, Olivier Faure, e dei Verdi, Marine Tondelier, avevano comunicato ai giornalisti presenti la loro intenzione di chiedere a Macron di "fare un passo indietro". "Noi - hanno detto - auspichiamo che questo dibattito non vada avanti ulteriormente sotto i suoi auspici, e questo per una ragione semplice, e cioè che lui oggi non è in condizioni di essere l'arbitro che decide". Lo stesso Faure ha confermato la richiesta che venga nominato "un primo ministro di sinistra". "Il seguito delle discussioni dovrebbe svolgersi all'Assemblée Nationale", gli ha fatto eco la Tondelier.
I Socialisti: 'con Macron passi avanti sul patto di non sfiducia'
Un "patto di non sfiducia", di "non aggressione": su questo sono emersi gli unici passi avanti fra i gruppi della sinistra che hanno partecipato alla riunione all'Eliseo e il presidente Emmanuel Macron. Lo ha detto il segretario socialista, Olivier Faure, all'uscita dalla presidenza della Repubblica. Il governo si impegnerebbe a rinunciare all'articolo 49-3, che consente di porre la fiducia senza esaminare in Parlamento la legge. I partiti si impegnerebbero a non presentare mozioni di sfiducia.
I Verdi: 'Da Macron nessun compromesso e nessuna concessione'
"Il presidente Emmanuel Macron non ha fatto nessun compromesso, nessuna concessione": lo ha annunciato Marine Tondelier, leader dei Verdi, uno dei quattro partiti del Nuovo Fronte Popolare della gauche, al termine della riunione di oggi pomeriggio all'Eliseo. "Non vi dico che non abbiamo discusso, ma il presidente non si è spostato di un centimetro", ha aggiunto. Macron e i membri della coalizione macroniana "si sono impegnati" al tavolo allargato di oggi all'Eliseo a "non mettersi più nelle mani del Rassemblement National di Marine Le Pen per governare": lo ha detto Tondelier. "E' una buona decisione - ha aggiunto Tondelier - ma se davvero il loro obiettivo è di arginare l'ascesa del Rn, abbiamo detto loro che bisogna cambiare politica".
Mélenchon avverte gli alleati della gauche: 'Macron vi strumentalizza'
Jean-Luc Mélenchon mette in guardia il Nuovo Fronte Popolare (NFP): "Qualcuno pensa di poter strappare anche un solo seggio senza di noi?". Mentre socialisti, comunisti e Verdi sono all'Eliseo a discutere al "tavolo allargato" di Emmanuel Macron per stabilire un "metodo" in vista del "governo di interesse generale" auspicato dal presidente, il leader de La France Insoumise mette in guardia gli alleati: "Se il NFP viene distrutto dall'alleanza con Macron dei nostri partner - ha avvertito il leader dell'estrema sinistra - sappiamo che questo ci costerà caro. Ma, al contrario, qualcuno pensa di poter strappare anche un solo seggio senza di noi?". "I nostri alleati - ha detto Mélenchon - hanno paura. Noi, siamo il contrario, non abbiamo paura di essere in un momento storico. Si rendono conto della contro-performance che stanno mettendo in atto? Emmanuel Macron li strumentalizza e guadagna punti ogni ora che passa".
Domani in Cdm la 'legge speciale' per la manovra finanziaria
La "legge speciale" per dotare la Francia di una manovra finanziaria per il 2025 nonostante la caduta del governo Barnier che l'aveva preparata, sarà presentata domani in Consiglio dei ministri. Lo ha annunciato l'Eliseo. Il progetto di "legge speciale", annunciato dal presidente Emmanuel Macron nel discorso in tv ai francesi della settimana scorsa, dovrebbe consentire fra l'altro allo stato di imporre regolarmente le tasse dal 1 gennaio. Macron aveva precisato che si sarebbe trattao di una "legge temporanea" mirante ad assicurare "la continuità dei servizi pubblici e la vita del paese".
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