Il Cremlino ha affermato che la
posizione di Trump contro il lancio di missili americani in
Russia da parte delle forze ucraine "coincide completamente con
la posizione" di Mosca, ma ha anche aggiunto che al momento non
è possibile sapere se il prossimo presidente americano annullerà
il permesso a Kiev di colpire in Russia con missili a lungo
raggio forniti dagli Usa: lo riportano le agenzie di stampa
russe Interfax e Tass.
"Abbiamo ripetutamente affermato che una tregua di per sé non è
ciò che vogliamo. Vogliamo la pace, che arriverà dopo che le
nostre condizioni saranno soddisfatte e tutti gli obiettivi che
ci siamo prefissati saranno raggiunti": lo ha dichiarato il
portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ripreso dall'agenzia di
stampa ufficiale russa Tass.
Peskov ha inoltre dichiarato che "la Russia resta aperta ai
negoziati" e li considera "possibili e necessari" sulla base di
quelli che lui definisce "accordi di Istanbul del 2022", ma ha
aggiunto che secondo lui "non ci sono ancora i presupposti" per
questi negoziati "perché la parte ucraina li evita e li
esclude". "Continuiamo la nostra operazione militare speciale",
ha quindi proseguito il portavoce di Putin usando la definizione
imposta dal governo russo per l'invasione dell'Ucraina da parte
delle truppe del Cremlino.
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