''Guardate dentro i vostri cuori. Lasciatelo andare''. Una supplica, un appello disperato, quello della moglie di Alan Henning, il tassista britannico tenuto in ostaggio dai militanti dello Stato islamico, che decide di parlare nel tentativo estremo di scongiurare il peggio. Si rivolge direttamente ai militanti dell'Isis Barbara Henning, chiedendo di liberare il 47enne padre di due figli rimasto 'intrappolato' in quello che e' ormai un 'braccio di ferro' segnato da una scia di sangue che arriva nelle case delle famiglie rimaste ad attendere i loro cari: quella del giornalista Americano James Foley, la cui decapitazione annunciata in un video postato sul web ha aperto un nuovo scenario di terrore.
Quella del collega Steven Sotoloff e poi del cooperante scozzese David Haines. Ancora un video, una settimana fa, con l'esecuzione di quest'ultimo, il primo ostaggio britannico, la 'punizione' per l'alleato degli americani David Cameron e una nuova minaccia di morte che ha alzato l'allarme, ha intensificato gli sforzi, nella consapevolezza che la sorte di Alan Henning e' davvero appesa ad un filo. Henning è stato sequestrato dai jihadisti durante una missione di aiuto in Siria lo scorso dicembre. Si era offerto di condurre un convoglio di aiuti umanitari per conto di una Ong musulmana. Sua moglie Barbara implora i suoi carcerieri, dice di non comprendere come la morte del marito possa servire alla loro causa. ''Alan - dice - e' un uomo pacifico, altruista, che ha lasciato la sua famiglia e il suo lavoro per portare un convoglio di aiuti in Siria, per aiutare chi ha bisogno, insieme con i suoi colleghi musulmani e i suoi amici. Questo e' un atto di pura compassione''.
Un messaggio che Barbara Henning ha volute mettere nero su bianco, per non lasciare nulla di intentato questa volta, dopo che - ha rivelato - anche in passato aveva tentato di contattare direttamente i rapitori di suo marito, ma senza ricevere risposta. La supplica giunge all'indomani di un messaggio diffuso sul web da due influenti Imam nel Regno Unito, in cui si chiede la liberazione dell'ostaggio: Haitham al-Haddad, del Consiglio per la Sharia Islamica ha ricordato che l'uccisione di Henning sarebbe ''completamente haram'' ovvero 'proibita' secondo i dettami islamici ''per una serie di motivi'', ha spiegato. Mentre Shakeel Begg, imam del centro islamico di Lewisham nel sud di Londra ha invitato a ''comprendere la natura di questo uomo che tenete ostaggio, un uomo di pace''.