Dall'inizio della rivoluzione khomeinista, nel 1979, alle donne iraniane è vietato andare allo stadio per le partite di calcio e da due anni il divieto è esteso alla pallavolo maschile, sport molto seguito visto il livello della nazionale iraniana. Ufficialmente, la proibizione è giustificata con l'intento di proteggere le donne dalle oscenità verbali cui si abbandonerebbero gli uomini sugli spalti. A giugno di quest'anno il capo della polizia, generale Esmail Ahmadi Moghaddam, ha ricordato che la promiscuità allo stadio "non è ancora nell'interesse pubblico".
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