I presidenti della Commissione e
del Consiglio dell'Unione europea, Ursula von der Leyen e
Charles Michel, si recano oggi in Turchia per incontrare il capo
dello stato Recep Tayyip Erdogan. La missione giunge a seguito
della road map delineata dal Consiglio europeo di 10 giorni fa,
con l'obiettivo di rilanciare gli altalenanti rapporti tra
Bruxelles e Ankara, dopo gli ultimi strappi del governo turco su
democrazia e diritti umani.
Al centro dei colloqui ad Ankara, previsti nel primo
pomeriggio, ci saranno diverse questioni strategiche, dalle
migrazioni alle dispute geopolitiche regionali, su Mediterraneo
orientale, Siria e Libia. Il confronto riguarderà in particolare
il rinnovo del controverso accordo del marzo 2016 sui rifugiati
siriani. Il governo Erdogan chiede ulteriori risorse per
continuare a farsi carico dell'accoglienza degli oltre 3,6
milioni di profughi di guerra, dopo i 6 miliardi già impegnati
in questi anni dall'Ue. Dal canto suo, Bruxelles appare
intenzionata a puntare sulla cooperazione allo sviluppo, viste
le scarse prospettive di un prossimo ritorno in patria dei
rifugiati. Parallelamente, è previsto anche un confronto
sull'aggiornamento dell'unione doganale del 1995, da tempo
sollecitato dalla Turchia, e sulla ripresa del dialogo di alto
livello, sospeso nel 2019. Ankara spinge inoltre per una
liberalizzazione dei visti. Il possibile rilancio dei rapporti
bilaterali dovrà fare i conti con i recenti strappi interni di
Erdogan, dalla tutela dei diritti delle minoranze, con la
richiesta di messa al bando del principale partito curdo e gli
arresti di oppositori, al discusso ritiro dalla Convenzione di
Istanbul contro la violenza di genere.
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