Agenti antisommossa sono stati
schierati oggi a Isfahan, nell'Iran centrale, all'indomani delle
violenti proteste contro la carenza d'acqua. Secondo testimoni e
media statale, ci sono stati anche degli arresti.
Ieri la polizia ha sparato gas lacrimogeni sulle 500 persone
radunate nel letto in secca del fiume Zayandeh-Roud che
attraversa la città per protestare contro il prosciugamento del
corso d'acqua dovuto, secondo i manifestanti, oltre che alla
siccità alla deviazione dell'acqua verso la vicina provincia di
Yazd.
"La situazione adesso si è calmata e le strade sono vuote, ma
ho sentito che la polizia antisommossa è stata dispiegata sul
ponte Khadjou", ha riferito una persona che lavora nella zona.
La manifestazione di ieri è stata l'ultima di una serie di
proteste a Isfahan, luogo che attrae ogni anno migliaia di
turisti grazie alle sue maestose moschee e ai tanti siti storici
che ospita, tra cui un ponte che attraversa il fiume
prosciugato.
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