La magistratura iraniana ha dichiarato di aver emesso condanne a morte per 11 persone coinvolte nelle proteste. Gli attivisti invece sostengono che circa una dozzina di altre persone sono state condannate alla pena capitale. Dal 16 settembre, quando sono scoppiate le proteste, migliaia di persone sono state arrestate. Finora sono stati giustiziati due giovani, Mohsen Shekari è stato impiccato l'8 dicembre e ieri Majidreza Rahnavard: entrambi di 23 anni, sono stati giustiziati con l'accusa di "moharebeh", "inimicizia contro Dio" secondo la sharia islamica iraniana. I tribunali di Teheran hanno condannato 400 persone a pene detentive fino a 10 anni per il loro coinvolgimento nelle proteste scatenate dalla morte di Mahsa Amini: ha dichiarato oggi la magistratura iraniana. "Nelle udienze sui casi dei rivoltosi nella provincia di Teheran, 160 persone sono state condannate a pene tra i cinque e i dieci anni di carcere, 80 a pene tra i due e i cinque anni e 160 a pene fino a due anni", ha dichiarato il capo della magistratura di Teheran Ali Alghasi-Mehr, citato dal sito web Mizan Online della magistratura. Il capo del Dipartimento di Giustizia provinciale Ali Alghasimeh, come riporta Irna, ha aggiunto che "settanta persone sono state condannate a pagare una multa". Sono stati emessi atti d'accusa per oltre 1000 manifestanti.
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