L'ambasciatore italiano a Teheran
Giuseppe Perrone è stato convocato presso il ministero degli
Esteri iraniano a causa della recente partecipazione di Maryam
Rajavi, leader del movimento dissidente Mujahedin Khalq
Organization - Mojahedin del popolo iraniano (Mko) ritenuto
terrorista dall'Iran, a un evento presso il parlamento italiano.
"Ospitare una criminale terrorista significa incoraggiare e
promuovere il terrorismo e la Repubblica islamica non tollererà
mosse di questo tipo in alcuna forma da parte di nessuno ed
esprime una seria condanna", ha detto al diplomatico italiano il
direttore per gli Affari europei presso il ministero di Teheran,
come riporta Irna, chiedendo al governo di Roma di "evitare di
trasformare il Paese in un rifugio per terroristi".
Il funzionario iraniano, Majid Nili Ahmadabadi, ha aggiunto
che l'Iran rispetta la sovranità nazionale di altri Paesi e
sottolinea la necessità per la protezione della libertà di
espressione in ambito legale.
"I meccanismi di governo nel mondo cercano la punizione per i
terroristi ma fornire libertà ai terroristi significa
l'annientamento della legge e della libertà dei cittadini
rispettosi della legge", ha aggiunto. "Il sostegno per il
terrorismo non solo non promuove gli interessi di Roma nel
formare una relazione costruttiva con l'Iran ma nello stesso
tempo danneggerà l'immagine che l'opinione pubblica iraniana ha
dell'Italia", si legge. Secondo l'Irna, l'ambasciatore italiano
ha affermato che informerà le autorità del suo Paese rispetto
alla protesta manifestata da Teheran.
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