Proteste sono in corso a Zahedan, la capitale provinciale del Sistan-Baluchistan nel sud est dell'Iran. Lo rende noto la ong 'Hengaw' pubblicando un video in cui si vedono oltre cento persone che marciano gridando slogan.
Secondo quanto riporta Bbc Persian, l'accesso a internet in città è stato interrotto durante la trasmissione del discorso dell'imam locale per la preghiera del venerdì, quando il predicatore ha citato l'anniversario, domani, della morte di Mahsa Amini, la 22enne che ha perso la vita dopo essere stata messa in custodia dalla polizia morale perché non portava correttamente l'hijab.
Allo stesso tempo, Iran international ha riferito di arresti a tappeto in varie zone del Paese alla vigilia dell'anniversario della morte di Mahsa. Una massiccia presenza di forze militari armate è stata segnalata in particolare a Saqqez, città curda di origine della ragazza, dove gli alberghi non accettano ospiti e telecamere di sicurezza sono state disseminate anche attorno alla sua tomba.
La famiglia di Amini ha subito pressioni per cancellare una commemorazione "religiosa e tradizionale" che i parenti avrebbero voluto tenere domani sulla tomba di Mahsa.
Frattanto, squadre di agenti armati delle Guardie della Rivoluzione in motocicletta stanno intensamente pattugliando i quartieri centrali di Sanandaj, nel Kurdistan iraniano, e hanno minacciato i residenti affermando che qualsiasi forma di protesta in occasione dell'anniversario della morte di Mahsa sarà fermata e di essere pronti a sparare per uccidere, secondo quanto rende noto la ong con sede in Norvegia 'Hengaw'.
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