In occasione del digiuno del Kippur, che inizia stasera, Israele ha chiuso i valichi con la Cisgiordania e con Gaza, mentre i servizi di sicurezza avvertono della possibile imminenza di numerosi attentati palestinesi. Da oltre una settimana lungo linea di demarcazione con la striscia di Gaza si sono moltiplicati gli incidenti - con centinaia di dimostranti palestinesi impegnati a lanciare ordigni e palloni incendiari - mentre oggi in Cisgiordania miliziani palestinesi hanno condotto, secondo l'esercito, tre attacchi armati alcune ore dopo una complessa operazione anti-terrorismo nel campo profughi di Nur Shams vicino a Tulkarem.
Da Gaza, Hamas ha anticipato che le dimostrazioni sulla linea di demarcazione si svolgeranno anche oggi mentre da Beirut i dirigenti di Hamas, della Jihad islamica e del Fronte popolare per la liberazione della Palestina hanno preannunciato un inasprimento della lotta armata nei Territori.
Tensione molto elevata, in occasione del Kippur, anche a Gerusalemme dove la polizia ha schierato migliaia di agenti e ha consigliato ai fedeli di avere almeno una persona armata in ogni sinagoga. Negli ultimi giorni folle di fedeli ebrei hanno invaso fra severe misure di sicurezza la spianata antistante il Muro del Pianto per i riti che precedono il digiuno.
L'esercito ha fatto sapere che i valichi con i Territori saranno riaperti nella notte di domani se la giornata del Kippur non sarà turbata da violenze.
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