(ANSAmed) - BERLINO, 26 OTT - Sos Humanity, una delle due ong
tedesche finanziate quest'anno dal governo di Berlino creando
attriti con Roma, ha sostenuto che non c'è base giuridica per
costringerla a portare in Germania i migranti recuperati nel
Mediterraneo.
"Non c'è alcuna base giuridica per la richiesta di portare le
persone salvate in mare nello Stato di bandiera della nave
soccorritrice. Al contrario, sarebbe una violazione del diritto
marittimo, che prescrive che le persone soccorse in mare siano
portate a terra in un luogo sicuro vicino", ha sostenuto Lukas
Kaldenhoff, Coordinatore della comunicazione "terra-mare" della
Ong berlinese, rispondendo alla domanda posta dall'ANSA su
quanto tempo la sua organizzazione sarebbe finanziariamente in
grado di operare soccorrendo un singolo barcone di migranti per
volta portandoli poi ad esempio ad Amburgo come chiesto
dall'Italia.
"Sarebbe inoltre un peso eccessivo per le persone vulnerabili
salvate farle dormire sul ponte per settimane" e "violerebbe il
loro diritto, sancito da quello "marittimo, di sbarcare il più
rapidamente possibile", ha aggiunto Kaldenhoff in dichiarazioni
scritte.
"Già l'attuale prassi delle autorità italiane di costringere
le navi civili a traversate di giorni per raggiungere porti
sicuri in Italia, questo è un grande onere per i salvati e non è
in linea con il diritto del mare, per questo stiamo anche
facendo causa", ha scritto ancora rimandando a un annuncio fatto
ad aprile. "Abbiamo bisogno di un ritorno a politiche umanitarie
che rispettino la legge, invece di cinici dibattiti sulle pelle
delle persone in fuga", ha sostenuto il portavoce di Humanity.
(ANSAmed).
Riproduzione riservata © Copyright ANSA