L'alto commissario delle Nazioni
Unite per i diritti umani Volker Turk ha affermato che sia Hamas
che Israele hanno commesso crimini di guerra da quando è
scoppiato il conflitto il mese scorso. "Le atrocità perpetrate
dai gruppi armati palestinesi il 7 ottobre sono state terribili,
brutali e scioccanti: sono stati crimini di guerra, così come lo
è la continua detenzione di ostaggi", ha affermato Turk citato
dai media internazionali. "Anche la punizione collettiva da
parte di Israele dei civili palestinesi costituisce un crimine
di guerra, così come l'evacuazione forzata illegale dei civili",
ha aggiunto l'alto commissario Onu.
Turk si è espresso così ieri dopo aver visitato il valico di
Rafah, che ha definito come una simbolica ancora di salvezza per
i 2,3 milioni di persone che vivono a Gaza. "L'ancora di
salvezza è stata ingiustamente, scandalosamente debole", ha
detto chiedendo che vengano consegnati più aiuti umanitari
all'enclave palestinese. L'alto commissario Onu ha inoltre
esortato entrambe le parti ad accettare un cessate il fuoco
sulla base di tre imperativi in materia di diritti umani: la
fornitura di aiuti a Gaza, il rilascio degli ostaggi da parte di
Hamas e l'attuazione di "una fine duratura dell'occupazione
basata sui diritti dei palestinesi e degli israeliani
all'autodeterminazione e ai loro legittimi interessi di
sicurezza". Israele ha commentato le accuse di crimini di guerra
affermando che "gli attacchi delle Forze di difesa israeliane
contro obiettivi militari sono soggetti alle pertinenti
disposizioni del diritto internazionale, inclusa l'adozione di
precauzioni fattibili e la valutazione che il danno accidentale
ai non sia eccessivo rispetto al vantaggio militare atteso
dall'attacco".
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