Il procuratore capo della Corte penale internazionale, Karim Khan, ha affermato che il suo ufficio "intensificherà ulteriormente gli sforzi per far avanzare le indagini" su possibili crimini di guerra nei territori palestinesi occupati, dopo aver visitato la regione per la prima volta dalla sua nomina. Lo riferisce Associated Press. Il tribunale dell'Aia indaga sui crimini commessi da entrambe le parti nei territori palestinesi dal 2021, ma non ha ancora annunciato alcuna accusa. In una nota scritta Khan ha inoltre dichiarato di aver assistito a "scene di calcolata crudeltà" nei luoghi degli attacchi del 7 ottobre.
"Gli attacchi contro civili israeliani innocenti del 7 ottobre rappresentano alcuni dei crimini internazionali più gravi che sconvolgono la coscienza dell'umanità, crimini per i quali la Corte penale internazionale è stata istituita", sottolineato Khan, aggiungendo che lui e i suoi procuratori stanno lavorando far sì che i responsabili ne rispondano. Ha anche detto di essere pronto a dialogare con i pubblici ministeri locali in linea con il principio di complementarità, rimarcando di voler lavorare con "tutti gli attori" nel conflitto. Israele non ha aderito e non riconosce l'autorità della Cpi.
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