/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Unrwa, il 40% della popolazione di Gaza è a rischio carestia

Unrwa, il 40% della popolazione di Gaza è a rischio carestia

'Serve un cessate il fuoco umanitario'

ROMA, 28 dicembre 2023, 17:04

Redazione ANSA

ANSACheck

© ANSA/EPA

© ANSA/EPA
© ANSA/EPA

L'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) ha affermato che il 40% della popolazione di Gaza è ora a rischio di carestia. In un post sui social media, l'agenzia ha affermato che "Gaza è alle prese con una fame catastrofica. Il 40% della popolazione è oggi a rischio carestia. La realtà è che abbiamo bisogno di più aiuti. L'unica speranza rimasta è un cessate il fuoco umanitario".
    Per Thomas White, direttore degli affari dell'Unrwa a Gaza, ripreso dal Guardian, "ogni giorno è una lotta per la sopravvivenza, per trovare cibo e acqua". L'agenzia ha affermato che "nel sud di Gaza, l'Unrwa continua a distribuire farina, raggiungendo finora 145.724 famiglie. I pasti caldi vengono forniti nei rifugi trasformati in scuole ma il numero medio di persone in questi rifugi è più di 12.000, quattro volte superiore alla capacità. Semplicemente non c'è abbastanza cibo".

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza