Il capo dell'Unrwa Philippe
Lazzarini e' oggi al Palazzo di Vetro dell'Onu per perorare la
sua causa davanti all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite,
mentre la sopravvivenza della "spina dorsale" degli aiuti
umanitari a Gaza è minacciata dopo le accuse israeliane contro
diversi dei suoi dipendenti.
In una lettera indirizzata alla fine di febbraio al
presidente dell'Assemblea Generale, Lazzarini ha chiesto aiuto
sottolineando che l'Agenzia Onu per i rifugiati palestinesi "è
arrivata a un momento critico, con i ripetuti appelli di Israele
al suo smantellamento e al congelamento dei finanziamenti dei
donatori a fronte di una situazione senza precedenti sui bisogni
umanitari a Gaza". "La capacità di adempiere al suo mandato è
ora seriamente minacciata", ha insistito, chiedendo il "sostegno
politico" degli Stati membri.
L'Unrwa è al centro delle polemiche da quando Israele ha
accusato, alla fine di gennaio, 12 dei suoi dipendenti di
coinvolgimento nell'attacco del 7 ottobre compiuto da Hamas. Per
quanto riguarda le indagini in corso, il segretario generale
Antonio Guterres ha ricevuto un primo rapporto dagli
investigatori, che sperano di ricevere "presto" i documenti in
possesso delle autorità israeliane, come ha precisato il suo
portavoce. Unrwa, da parte sua, ha insistito sul fatto che
Israele non ha fornito "nessuna prova" riguardo alle accuse
contro i 12 dipendenti.
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