"Attaccata e colpita la portaerei statunitense Uss Eisenhower che opera nel Mar Rosso". I ribelli Houthi dello Yemen hanno annunciato attraverso il loro portavoce l'ultimo attacco missilistico in ordine di tempo nel tratto di mare antistante le coste africane.
L'azione, ha precisato l'addetto stampa militare del movimento Yahya Saree citato dalla Tass, è stata sferrata con diversi missili e razzi che avrebbero raggiunto il loro obiettivo.
"È stato un colpo preciso", ha insistito la stessa fonte, motivandolo come una "risposta agli attacchi statunitensi e britannici sullo Yemen".
Dichiarazioni smentite ore dopo da un funzionario della Difesa statunitense, sotto anonimato, che le ha definite "false" alla rete satellitare al Arabiya in inglese.
La scorsa notte attacchi aerei targati Gb-Usa hanno colpito diverse aree dello Yemen, tra cui la capitale Sanaa e la città portuale di Hodeida. Si è trattato, ha confermato il ministero della Difesa britannico, di un'operazione congiunta di Londra e Washington. Il comando centrale degli Stati Uniti, da parte sua, ha affermato che insieme ai britannici sono stati colpiti 13 obiettivi nelle aree dello Yemen controllate dagli stessi ribelli sciiti, sostenuti dall'Iran.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA