/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Netanyahu all'Onu: 'Palude antisemita. Non ci fermeremo'

Netanyahu all'Onu: 'Palude antisemita. Non ci fermeremo'

'Avanti fino alla vittoria totale'. Delegazioni lasciano l'aula

NEW YORK, 27 settembre 2024, 21:05

di Claudio Salvalaggio

ANSACheck
Benjamin Netanyahu © ANSA/EPA

Benjamin Netanyahu © ANSA/EPA

"Finché Hezbollah sceglierà la via della guerra Israele non avrà scelta, abbiamo tutto il diritto di rimuovere questa minaccia e di riportare i nostri cittadini alle loro case in sicurezza. Abbiamo tollerato questa situazione intollerabile per quasi un anno ma quando è troppo è troppo".

Accolto alla vigilia dalle proteste di migliaia di manifestanti a New York e boicottato da varie delegazioni che hanno lasciato l'aula prima che intervenisse, Benjamin Netanyahu ha lanciato questo messaggio perentorio all'assemblea generale dell'Onu fustigando il Palazzo di vetro come "una palude antisemita". "Continueremo a indebolire Hezbollah finché non saranno raggiunti tutti i nostri obiettivi", ha dichiarato all'assemblea delle Nazioni Unite.

Un discorso di 35 minuti, non una sola parola sulla proposta Usa-Francia di una tregua di 21 giorni in Libano, nonostante la precedente apparente apertura in cui affermava di condividere gli obiettivi dell'iniziativa.

 

"Non intendevo venire qui perché il mio paese è in guerra, sta combattendo per la sua sopravvivenza. Ma dopo aver sentito le bugie e le calunnie contro Israele da molti oratori su questo podio, ho deciso di venire e di ristabilire la verita'", ha esordito tra gli applausi e gli incitamenti della sua delegazione, mentre quelle di Iran, Turchia, Arabia Saudita, Palestina e Libano lasciavano la sala. "Continueremo a indebolire Hezbollah finché non saranno raggiunti tutti i nostri obiettivi", ha promesso. Bibi ha avuto un messaggio preciso per tutti, non solo per Hezbollah, ma anche per il suo sponsor iraniano e per Hamas. "Ho un messaggio per i tiranni di Teheran: se ci colpite, noi vi colpiremo", ha promesso. "Non c'è posto in Iran che il lungo braccio di Israele non possa raggiungere. E questo vale per tutto il Medio Oriente", ha minacciato. Il primo ministro israeliano ha anche sollecitato misure più severe nei confronti del programma nucleare iraniano, chiedendo al consiglio di sicurezza di ripristinare le sanzioni Onu - revocate nel 2015 in base all'accordo sul nucleare con le principali potenze mondiali - "perché dobbiamo tutti fare tutto ciò che è in nostro potere per garantire che Teheran non ottenga mai armi atomiche".

Monito anche per Hamas: dopo quasi un anno di guerra nella Striscia di Gaza, Netanyahu ha detto che il movimento islamico palestinese "deve andarsene". "Questa guerra - ha proseguito - può finire. Tutto ciò che Hamas deve fare è arrendersi, deporre le armi e liberare gli ostaggi (alcuni famigliari erano presenti in aula, ndr). Se non lo farà, combatteremo finché non otterremo la vittoria, la vittoria totale. Non c'è alternativa". L'alto dirigente di Hamas, Sami Abu Zuhri, ha condannato il suo discorso "pieno di bugie e contraddizioni: il ritiro di molte delegazioni dall'aula è un messaggio che alle bugie di Netanyahu non crede piu' nessuno". "L'appello di Netanyahu alla resa di Hamas è una sciocchezza; la resa non è nel vocabolario del movimento e il problema risiede nell'occupazione, non in coloro che si difendono", ha aggiunto.

Affermando che "Israele è stato costretto a difendersi su sei fronti sostenuti dall'Iran", Bibi ha mostrato anche due mappe, una della "maledizione" e l'altra della "benedizione", spiegando che "la domanda davanti a noi è quale delle due disegnerà il futuro: il futuro dove Teheran e suoi alleati diffonderanno il caos e la distruzione o quella in cui Israele e gli altri paesi vivranno in pace?". "Israele ha già fatto la sua scelta", ha aggiunto, sostenendo che "dobbiamo continuare il percorso che abbiamo lastricato con gli accordi di Abramo, raggiungendo lo storico accordo di pace tra Israele e Arabia Saudita" che Hamas ha fatto saltare col suo attacco del 7 ottobre.

Dopo aver duramente accusato l'Onu di essere una "palude antisemita", una "società terrapiattista anti-israeliana" e una "farsa sprezzante", Bibi ha concluso con tono di sfida dicendo di avere "un altro messaggio per questa assemblea e per il mondo fuori da questa sala: stiamo vincendo".

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza