"Mi auguro che in esecuzione del mandato della Corte penale internazionale Benjamin Netanyahu venga presto arrestato e si possa rapidamente riprendere un percorso di pace. Non siamo solo noi ad augurarcelo ma anche tanti cittadini israeliani stufi del loro governo estremista e desiderosi di vivere in pace". In un'intervista in esclusiva ad Avvenire, che il giornale pubblicherà nella sua versione integrale, il presidente palestinese Mahmoud Abbas affronta i temi caldi in Medio Oriente e lancia alla Comunità internazionale una serie di proposte per affrontare la Guerra a Gaza e superare le tensioni nell'area. E' la prima intervista concessa da "Abu Mazen" dopo il 7 ottobre 2023.
Il 12 e 13 dicembre il presidente palestinese Mahmoud Abbas si recherà in Italia per incontrare papa Francesco, il presidente Sergio Mattarella, e il capo del governo Giorgia Meloni. "Non vedo l'ora di incontrare il Papa. Per me è un amico - ripete Abu Mazen più volte nel corso del lungo colloquio col quotidiano Avvenire -. Non posso scordare quell'evento storico che ha promosso in Vaticano quando ha chiamato, per la prima volta nella storia insieme, noi, i musulmani, gli ebrei e i cristiani a piantare nei suoi giardini un albero di ulivo per la pace. Accogliamo ogni giorno il suo invito a pregare l'unico nostro Dio per lui".
L'esercito israeliano ha reso noto di aver individuato "attività terroristiche e movimenti di un lanciarazzi portatile di Hezbollah nel Libano meridionale" e di aver "sventato la minaccia" con un attacco aereo. "L'Idf - aggiunge l'esercito su Telegram - è schierata nel Libano meridionale e farà rispettare attivamente le violazioni dell'accordo di cessate il fuoco".
L'Esercito israeliano (Idf) farà rispettare e applicherà "in modo aggressivo" l'accordo di cessate il fuoco in Libano: lo ha detto il comandante del gruppo settentrionale, generale Ori Gordin, come riporta l'Idf su Telegram. "Due notti fa, i vertici politici hanno concluso un accordo per un cessate il fuoco con lo Stato del Libano. Il nostro ruolo è ora quello di renderlo possibile e di farlo rispettare. Lo applicheremo in modo aggressivo e, alle condizioni da noi stabilite, questo è ciò che attueremo - ha affermato Gordin -. Pertanto, non intendiamo permettere a Hezbollah di tornare in queste aree. Abbiamo intenzione di liberare l'intera area dalle capacità di Hezbollah e certamente dalle sue armi, questa è la nostra missione". "Se faranno un errore, sarà un errore grave - ha aggiunto -. Siamo pronti a tornare all'attacco e a tornare a combattere. Questo cambio, nella mentalità dei soldati e dei comandanti, deve essere sempre pronto. Sì, ora siamo in modalità di esecuzione, ma possiamo chiaramente, in pochissimo tempo, dare l'ordine opposto e avanzare di nuovo".
L'esercito israeliano ha ferito due persone nel sud del Libano nella cittadina di Bint Jbeil aprendo il fuoco contro civili che tentano di tornare alle loro case. Lo riferiscono media di Beirut, secondo cui gli spari hanno preso di mira un gruppo di civili radunati nei pressi dell'ospedale della città, devastata dai raid israeliani, nel quartiere di Saff al Hawa.
Due cittadini libanesi sono stati presi in ostaggio dall'esercito d'occupazione israeliano nel sud del Libano mentre partecipavano a un funerale nella cittadina meridionale di Khiam. Lo riferiscono media libanesi secondo cui l'esercito di Israele, che si trova ancora dispiegato nelle vicinanze del centro abitato di Khiam, ha aperto il fuoco sul corteo funebre e ha poi prelevato i due fratelli Abbas e Ali Tanukhi mentre celebravano il funerale dello zio ucciso nei bombardamenti israeliani.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA