L'assistenza sanitaria nel territorio palestinese è sull'orlo del collasso a causa degli attacchi israeliani contro gli ospedali della Striscia di Gaza: lo affermano le Nazioni Unite in un rapporto pubblicato oggi. "Il modello di attacchi mortali di Israele contro e vicino agli ospedali di Gaza, e i combattimenti associati, hanno spinto il sistema sanitario sull'orlo del collasso totale, con effetti catastrofici sull'accesso dei palestinesi all'assistenza sanitaria e medica", afferma l'ufficio delle Nazioni Unite per i diritti umani in una dichiarazione che accompagna il rapporto.
La dichiarazione che accompagna il rapporto ritiene inoltre "vaghe" le affermazioni di Israele che giustificano questi attacchi con il fatto che gruppi armati palestinesi utilizzano questi edifici. "Finora, il pubblico non dispone di informazioni sufficienti per suffragare queste accuse, che rimangono vaghe e generali e che, in alcuni casi, sembrano essere contraddette dall'informazione pubblica", si legge. Gli ospedali di Gaza sono diventati "trappole mortali", ha sottolineato l'Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Volker Turk. "Come se gli incessanti bombardamenti e la terribile situazione umanitaria a Gaza non fossero sufficienti, l'unico santuario dove i palestinesi avrebbero dovuto sentirsi al sicuro è in realtà diventato una trappola mortale", ha detto. "La protezione degli ospedali in tempo di guerra è fondamentale e deve essere rispettata da tutte le parti, in ogni momento", ha aggiunto. Lunedì il Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR) ha sottolineato che il sistema sanitario nel nord di Gaza è stato "spazzato via" dal conflitto e che i suoi ospedali sono "completamente inutilizzabili".
I ribelli Houthi dello Yemen sostenuti dall'Iran hanno rivendicato oggi la responsabilità di due attacchi missilistici contro Israele: la rivendicazione segue un comunicato pubblicato ieri sera dall'esercito israeliano, in cui l'Idf dichiarava di aver intercettato un missile lanciato dallo Yemen prima che entrasse nello spazio aereo del Paese. Il portavoce militare degli Houthi, Yahya Saree, ha affermato che sono stati lanciati due missili: il primo diretto verso l'aeroporto Ben Gurion vicino a Tel Aviv e il secondo verso a una centrale elettrica a sud di Gerusalemme. Gli Houthi hanno lanciato numerosi attacchi missilistici e con droni contro Israele dall'inizio della guerra nella Striscia di Gaza, scatenata il 7 ottobre 2023 da un attacco senza precedenti sul suolo israeliano da parte del movimento islamista palestinese Hamas.
L'Aeronautica militare israeliana (Iaf) ha eliminato all'inizio del mese il comandante dell'unità missilistica della Jihad islamica nel nord di Gaza, Anas Muhammad Saadi Masri: lo ha reso noto oggi l'Esercito (Idf) su Telegram. "All'inizio di dicembre, l'Iaf ha condotto un attacco basato sull'intelligence per eliminare il terrorista Anas Muhammad Saadi Masri, il comandante dell'unità missilistica della Jihad islamica nel nord della Striscia di Gaza", si legge in un comunicato. Saadi Masri, prosegue la nota, "era responsabile del comando e dell'esecuzione di numerosi attacchi contro civili israeliani e soldati dell'Idf. Sia il 7 ottobre che dopo, Saadi Masri ha comandato attacchi con razzi sparati dal nord di Gaza contro comunità nel sud di Israele".
Francia, 'abbiamo bombardato postazioni Isis in Siria'
Aerei da guerra francesi hanno bombardato postazioni dello Stato islamico in Siria, ha detto oggi il ministro della Difesa francese Sebastien Lecornu. "Le nostre forze armate restano impegnate nella lotta al terrorismo nel Levante", ha scritto Lecornu su X. "Domenica, le risorse aeree francesi hanno effettuato attacchi mirati contro Daesh sul suolo siriano", ha aggiunto, utilizzando il nome arabo per Isis. Il ministero della Difesa ha detto all'Afp che i caccia Rafale francesi e i droni Reaper di fabbricazione Usa "hanno sganciato un totale di sette bombe su due obiettivi militari appartenenti a Daesh nella Siria centrale".
Gaza, la popolazione della Striscia calata del 6% dal 7 ottobre
La popolazione di Gaza è diminuita del 6% a causa della guerra di Israele. Lo riporta l'agenzia Anadolu citando i dati ufficiali dell'ufficio centrale palestinese di statistica (Pcbs). Secondo il capo dell'ufficio, Ola Awad, la popolazione del territorio palestinese è scesa a 2,1 milioni, in calo di 160.000 persone rispetto al 2023. Awad ha affermato che quasi 45.500 persone sono state uccise negli attacchi israeliani e altre 100.000 sono fuggite dall'enclave dal 7 ottobre 2023. Parlando delle vittime ha poi sottolineato che tra queste si registrano 17.581 bambini e 12.048 donne, mentre quasi 107.000 sono i feriti e circa 11.000 i dispersi.
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