L'Istituto Italiano di Cultura di
Pechino ha inaugurato oggi la mostra "Il Trittico del
Centenario. Leonardo 1919 Raffaello 1920 Dante 1921 e l'Ingegno
Italiano alle origini del Made in Italy". La rassegna sul gusto
e l'estetica che hanno presieduto nel primo dopoguerra alle
celebrazioni dei centenari di Leonardo (1919), Raffaello (1920)
e Dante (1921), curata da Virginia Lapenta e Guicciardo Sassoli
de' Bianchi Strozzi, rimarrà aperta fino al 15 settembre.
La mostra è progettata per illustrare come l'arte e la
pubblicità celebrarono i centenari di Leonardo, Raffaello e
Dante nel primo dopoguerra, con opere che vanno dal primo '900
al Futurismo, fino alle Biennali d'arte. Oltre alle tre sezioni
dedicate a Leonardo, Raffaello e Dante, altre due sezioni
raccontano le origini del Made in Italy con opere di grafica
d'avanguardia impiegata anche nelle pubblicità dell'epoca
(Pirelli, Eni, Campari, Fiat, Alfa Romeo, Isotta Fraschini,
Olivetti, Richard Ginori, etc.) i cui artefici erano spesso gli
stessi artisti che lavorarono anche per le celebrazioni dei tre
centenari, da Umberto Boccioni a Mario Sironi a Primo Conti.
Ampio spazio è dedicato anche ai progetti avveniristici che i
giovani 'ingegni' italiani del primo Novecento, spesso formatisi
studiando gli antichi, hanno realizzato anticipando il futuro.
Partendo dal nucleo tematico e di opere già esposte in
Villa Farnesina a Roma nel 2022 , e dopo essere stata esposta
al Museo della Grafica di Pisa , la mostra organizzata
dall'Istituto Italiano di Cultura di Pechino con il sostegno del
Ministero della Cultura, Ambasciata d'Italia a Pechino e
Associazione Amici dell'Accademia dei Lincei, è ripensata e
allestita al Raffles City Beijing, dove saranno esposte oltre
120 fra opere, manifesti e riviste e più di 150 fra libri,
cataloghi, pubblicità, cartoline, francobolli d'epoca.
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