È stata inaugurata all'Istituto
Italiano di Cultura di New Delhi la mostra "Città parallele",
nel contesto delle giornate dell'arte contemporanea che
gravitano attorno all'India Art Fair, la più importante
esibizione del settore del Paese.
La mostra, ispirata all'architettura nella narrativa
calviniana, espone opere di Stefano Arienti, Alice Cattaneo
Elisabetta Di Maggio, italiani tra i principali esponenti della
loro generazione, affiancati da un gruppo eterogeneo di artisti
indiani, tra cui lo Mayank Austen Soofi, che col suo blog "The
Delhi Walla" racconta e celebra da anni la capitale indiana, e
la fotografa Dayanita Singh, oltre agli effetti personali di un
sarto.
"Nel mondo di Calvino realtà e immaginazione si fondono in un
flusso continuo. Cronaca e favola coesistono ad arricchire
l'esperienza della vita quotidiana", spiega Andrea Anastasio,
neo direttore dell'Istituto.
"In questa mostra gli artisti sono ispirati dal lavoro di
Calvino scrittore: le sue città invisibili diventano le città
parallele dove coesistono dimensioni individuali e collettive,
dove politico personale privato pubblico emotivo e razionale si
intrecciano per dare forma a costruzioni significative".
Queste le parole con cui Vincenzo de Luca, l'ambasciatore
d'Italia in India ha aperto la mostra: "Nell'appena concluso
centenario della nascita ci è sembrato giusto celebrare Italo
Calvino esibendo opere non solo da vedere ma anche da leggere".
La mostra sarà visitabile fino al 2 marzo.
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