Il 'Mare che ci unisce' è il
titolo della mostra organizzata a Buenos Aires dal Consolato
Generale d'Italia e dall'Istituto Italiano di Cultura e
inaugurata mercoledì nel prestigioso e iconico centro culturale
CCK, in concomitanza anche con l'arrivo della nave Vespucci e
con la presenza del direttore generale per gli Italiani
all'Estero del ministero degli Esteri, Luigi Maria Vignali.
Nell'occasione lo stesso Vignali ha presentato al pubblico
portegno alcune delle principali iniziative avviate nel quadro
del progetto "2024 - Anno delle radici italiane nel mondo" e in
particolare il portale Italea, che offre una serie di servizi
per agevolare il viaggio in Italia dei turisti in cerca delle
loro origini, un bacino potenziale di oltre 80 milioni di
italo-discendenti.
"Il progetto Italea si rifà al concetto di talea e al
rifiorire delle origini italiane, un invito a riabbracciare la
pianta madre Italia", ha detto Vignali. "Il 2024 è l'anno delle
radici italiane nel mondo, e il Turismo delle Radici è il cuore
del nostro progetto all'interno del quale abbiamo preparato
molte iniziative dedicate agli italo-discendenti", ha aggiunto.
Tra queste l'Italea-Card "un vero e proprio Passaporto delle
Radici" che offre vantaggi esclusivi, sconti ed agevolazioni nei
settori dei trasporti, della ristorazione e dell'ospitalità per
chi vuole intraprendere la riscoperta delle sue origini.
Al termine della presentazione di Vignali, il console
generale d'Italia a Buenos Aires, Carmelo Barbera, accompagnato
dall'ambasciatore Fabrizio Lucentini e dalla direttrice
dell'Istituto Italiano di Cultura, Livia Raponi, ha inaugurato
la mostra divisa in due sezioni: un'esposizione fotografica
intitolata "Amerigo Vespucci. La nave più bella del mondo", con
una selezione di scatti dei fotografi Maki Galimberti e Massimo
Sestini; e una mostra immersiva dal titolo "Le mie radici sono
qui", organizzata in in collaborazione con il Museo
dell'Emigrazione di Genova (Mei).
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