Il giorno prima dell'apertura dei
Gran Crù a Bordeaux, uno dei principali eventi dell'enologia
mondiale, all'Istituto italiano di Cultura di Londra il vino
italiano 'rilancia' con l'annata 2014 di tre tra le più note ed
apprezzate aree vinicole della Toscana. Grazie a un progetto di
sistema promosso dall'Istituto con l'agenzia ICE e con
l'Ambasciata d'Italia nel Regno Unito, i sommelier Federico
Moccia e Nelson Pari hanno permesso a un qualificato pubblico di
buyers e wine expert britannici di assaggiare bottiglie
straordinarie di Chianti Classico, Brunello di Montalcino e
Bolgheri del 2014.
Un'annata inizialmente considerata "difficile" dagli
esperti del settore, ma i cui vini in dieci anni in bottiglia
hanno dato vita a risultati di altissima qualità, come
testimoniato dalla degustazione svoltasi nella sede di Belgrave
Square dell'Istituto di Cultura in un'ottica di sempre maggior
promozione nel Regno Unito del vino italiano: business
d'eccellenza che, secondo ICE, ha fruttato nel 2023 circa un
miliardo di euro.
Ad aprire l'evento '2014 Tuscany - 10 years later' sono
stati, assieme al direttore dell'Istituto, Francesco Bongarrà,
il vice ambasciatore d'Italia a Londra, Riccardo Smimmo, il
console generale Domenico Bellantone, il direttore di Agenzia
ICE nella capitale britannica, Giovanni Sacchi, e l'addetta
agricola dell'Ambasciata, Gabriella Manfredi. "Il Sistema Italia
crede in queste importanti azioni di promozione: la nostra
cultura, il nostro vivere all'italiana passano anche per
l'eccellenza del nostro vino", ha sottolineato Smimmo.
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