La cucina siciliana ha aperto a
Londra la IX edizione della Settimana della cucina italiana nel
mondo. Piatti e tradizioni culinarie dell'isola sono stati
raccontati all'Istituto italiano di cultura da Giusi Battaglia,
la "Giusina in cucina" che ha fatto approdare i manicaretti
siciliani sul piccolo schermo e sui social network, e da Giorgio
Locatelli, chef stellato - il suo ristorante nella capitale
britannica ha ben tre stelle Michelin - lombardo di origine ma
innamorato della cucina siciliana e autore del best-seller 'Made
in Sicily'. Il direttore dell'Istituto Francesco Bongarrà ha
presentato Giusi Battaglia come "una giornalista siciliana
esperta di cucina straordinariamente semplice, di strada", e
dall'altro lo chef Locatelli come "uno che porta la cucina
italiana in Inghilterra e la fa diventare un modo di vivere.
"Anche a Buckingham Palace il cibo Italiano va fortissimo - ha
raccontato Locatelli - al punto che la casa reale ha mandato un
suo chef da me per un mese per imparare le nostre ricette.
Quanto a me, ho ereditato una tradizione di Antonio Carluccio,
storico ristoratore italiano, che ogni anno usava mandare in
regalo a re Carlo un tartufo bianco di Alba. Da quando Antonio è
mancato, lo faccio io, e il re lo apprezza moltissimo". "La
Sicilia è una terra meravigliosa. E' un giardino dell'Eden fatto
di profumi e bellezza. La mia cucina - ha sottolineato ancora
Locatelli - ne ha subito l'influenza. E' una cucina di fusion,
caratterizzata dalle tante dominazioni che ci sono state
nell'isola. Io ho cercato di riproporla parlando non solo con i
cuochi ma anche con le mamme siciliane, perchè sono ancora le
donne siciliane quelle che tengono davvero in mano i segreti
della cucina." "In questo momento - ha detto Battaglia, autrice
da ultimo di 'Sicilia, acqua e farina' - il successo non è mio
ma della Sicilia che sta vivendo un momento di grandissima
popolarità, dunque le mie ricette vengono seguite da tante
persone". E ancora: "Io non sono una chef, io cucino per la
famiglia, gli amici, lo faccio con amore e comunico le mie
ricette. E guai a cambiare gli ingredienti o le dosi. Sono stata
minacciata di morte per aver osato proporre di usare un
formaggio che non fosse la ricotta salata per la pasta con i
tenerumi".
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