L'esecuzione degli inni
nazionali, del 'Va pensiero' del Nabucco e di 'Su libiam', aria
della Traviata ha avviato oggi a Buenos Aires la celebrazione
del 76/o anniversario della nascita della Repubblica italiana,
ospitata nei giardini dello storico Palazzo Alvear e nella
residenza dell'ambasciatore d'Italia Fabrizio Lucentini.
Salutando i circa mille partecipanti all'evento, ed in primo
luogo l'italiana Vera Jarach Vigevani, combattiva Madre de Plaza
de Mayo, Lucentini ha sottolineato che "76 anni anni fa, ed aver
vissuto gli orrori del fascismo e della seconda guerra mondiale,
l'Italia votò per la Repubblica e per una società basata sulla
democrazia, la libertà e la pace".
Questi principi, ha ancora detto, "sono importanti e hanno un
valore universale che a volte, come sta succedendo di questi
tempi in Europa, è necessario difendere". Per questo, ha
indicato, "l'Italia, insieme all'Unione europea, e al G7,
condanna l'aggressione ingiustificata della Russia contro
l'Ucraina".
Questa celebrazione, ha proseguito, "è anche una opportunità
per festeggiare le relazioni dell'Italia con gli altri Paesi del
mondo. Relazioni che, nel caso dell'Argentina, hanno un
significato anche più speciale".
Lucentini ha ricordato che con oltre un milione di cittadini
italiani residenti e quasi la metà della popolazione con origini
italiane l'Argentina "è di fatto la Nazione più italiana fuori
dall'Italia".
Un 2 giugno 2022 che resterà nella storia, si deve infine
segnalare, perché ha rappresentato il giorno dell'inizio dei
collegamenti aerei diritte fra Roma e Buenos Aires da parte di
Ita Airways. Il volo AZ680 è partito oggi da Fiumicino e domani
lascerà per la prima volta, a metà giornata, lo scalo
internazionale di Ezeiza a Buenos Aires per rientrare in Italia.
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