Una "storia di successo" non
solo per l'altissimo livello raggiunto dall'integrazione degli
italiani nel Paese ma anche per i risultati ottenuti dallo
sviluppo delle relazioni economiche, sociali e culturali. Così
l'ambasciatore d'Italia presso il Belgio, Francesco Genuardi,
sintetizza lo stato dei rapporti bilaterali tra due Paesi uniti
da forti legami a tutti i livelli.
In un'intervista all'ANSA, Genuardi sottolineato la "sfida
entusiasmante ed estremamente dinamica" di rappresentare
l'Italia in Belgio e di contribuire al coordinamento quotidiano
con le altre due rappresentanze diplomatiche italiane - quelle
presso l'Ue e presso la Nato - presenti a Bruxelles. "L'unità
della proiezione del sistema Italia qui, che è tanto naturale
quanto strategica, ci rende ancora più forti e ci ha consentito
di rafforzare il senso di una relazione del tutto speciale tra
Italia e Belgio". Come ha dimostrato, ad esempio, la presenza
del vicepremier per le Finanze e l'Economia Vincent Van Peteghem
alla festa del 2 giugno, a rimarcare l'importanza
dell'interscambio fra i due Paesi. E come indicano numerosissime
iniziative economiche e culturali organizzate quasi ogni giorno
dal Sistema Italia in Belgio fra cui uno speciale concerto
dell'Amicizia Italo-Belga che vedrà la partecipazione
straordinaria del coro degli Alpini e si svolgerà all'Opera di
Liegi alla presenza della Regina emerita Paola Ruffo di
Calabria, sposa del re emerito Alberto.
La storia dell'immigrazione italiana in Belgio è antica
(basti pensare agli intensi rapporti tra le città marinare
italiane e Bruges e Gand nei secoli scorsi) ma diventa molto
importante a partire dal '46, con l'accordo noto come 'braccia
in cambio di carbone'. Attualmente le persone con passaporto
italiano residenti in Belgio sono quasi 300 mila, a cui si
aggiungono centinaia di migliaia di belgi figli di italiani e di
coppie miste. Uno di loro, Elio Di Rupo, di origini abruzzesi,
qualche anno fa è arrivato a fare il primo ministro. "Oggi -
osserva l'ambasciatore - quella degli italiani è una storia di
successo, impegnati nella piccola e media impresa, nella
tecnologia e nell'innovazione belga, nonché naturalmente nelle
posizioni di rilievo di vari settori, inclusi quelli delle
Istituzioni europee e Nato o nei vari uffici di rappresentanza
di regioni, enti, organismi ed aziende private e molto anche nel
mondo della ricerca, accademico e scientifico".
In parallelo sono infatti cresciuti molto anche gli scambi
commerciali. I dati, evidenzia Genuardi, "sono molto positivi ed
incoraggianti: stiamo parlando di 40 miliardi di euro nel 2021,
cifra record se si considerano le dimensioni (equivalenti alla
Lombardia) e popolazione di un Paese come il Belgio che si
conferma un partner strategico. L'interscambio è destinato a
crescere negli anni a venire grazie all'importanza anche per
l'Italia del Porto di Anversa (recentemente fusosi con il porto
di Zeebrugge), agli ingenti investimenti in ricerca e sviluppo
ed alle numerose attività di attrazione degli investimenti
portate avanti dalle regioni belghe, con speciale riferimento a
quella delle Fiandre. Il settore farmaceutico si conferma quale
forza trainante degli investimenti italiani in Belgio e
viceversa, seguito dai settori legati all'innovazione,
all'energia, al chimico, macchinari e agrifood.".
Ora, prosegue l'ambasciatore, "stiamo lavorando insieme ai
colleghi delle Rappresentanze presso la Ue e la Nato, ed in
stretto raccordo con le indicazioni e la spinta della Farnesina
sul Patto per l'Export, per rafforzare e valorizzare, anche
tramite una specifica 'diplomazia del PNRR', il sistema Italia
in Belgio oltre che promuovere ulteriormente il dialogo
economico e tecnologico bilaterale. Nel quadro del grande
riordino energetico in atto, esistono, ad esempio, anche
crescenti e grandi potenzialità di rafforzare le collaborazioni
sul fronte delle energie rinnovabili e dell'idrogeno. In questo
spirito l'ambasciata bilaterale - conclude Genuardi - ha dunque
promosso incontri governativi ed iniziative di 'diplomazia
economica green' anche con riferimento alla promozione del
settore moda sostenibile o ancora agro-alimentare, anche
nell'ottica attrazione degli investimenti belgi in Italia".
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